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"vivi una vita in cui ti riconosci"Tiziano Terzani

sabato 5 febbraio 2011

Valli montagne laghi e fiumi

I giorni passano e noi stiamo pedalando molto. Ogni cm della caretera austral e' guadagnato duramente. Dopo Villa Cerro Castillo lasciamo l'unico tratto di strada  asfaltata della carettera ci imbattiamo per la prima volta per me in un lungo tratto dove dobbiamo combattere con il forte vento che ci spinge indietro e con una dura salita su un fondo stradale di ghiaia misto sabbia. E' veramente dura. Alla fine di una luna salita ci fermiamo un attimo per ammirare un panorama che sembra dipinto tanto e' bello. Sotto di noi c' e' una sorta di laguna con una distesa di alberi morti e montagne che si elevano dallla pianura come dei  grossi panettoni. Mentre siamo li che ammiriamo il paesaggio vediamo dal basso della salita un ciclista che sale di buona lena con un cane che lo segue. Appena arriva in cima e si avvicina ci riconosciamo: E' Dino. Dino e' un ragazzo Italiano che ha fatto diversi viaggi in bicicletta, ha un sito http://www.dinolanzaretti.it/ . Lo avevo contattato prima di partire perche' avevo saputo di lui tramite gli amici di gli amici di wild trak (www.wildtrack.it) che sarebbe partito una settimana prima di me per percorrere il nostro stesso tragitto pero' al contrario. Ci fermiamo a chiacchierare in questo posto surreale bellissimo come se fosse la cosa piu' normale del mondo conoscersi li in quell'angolo stupendo della patagonia. Ci lasciamo con la promessa di mantenerci in contatto e di ritrovarci da qualche parte tra i monti in Italia per chiacchiarare del viaggio o per fare qualche scalata insieme. Proseguiamo pedalando e dopo un po' inizia a a piovere e proseguiamo molte ore sotto la piaggia. Verso le 8 di sera esausti e ancora lontani da un villaggio decidiamo di mettere giu' la tenda al lato della strada in un piccolo spiazzo ben riparato nel bosco. Nel frattempo anche la pioggia si e' fermata cosi' che possiamo fare tutte le operazioni di smontaggio e montaggio con calma. Simo a 20 km da Puerto Murta. Il giorno dopo ripartiamo sporchi puzzolenti e riposati ci aspetta un altro tratto durissimo della carettera, ma tanto duro quanto bello. Infatti iniziamo a costeggiare il grande lago General Carrera. Altro paesaggio meraviglioso. L'acqua del lago e' di un celeste che sembra quasi finto tutto intorno le cime delle ande alcune molto alte e innevate. La strada sono continui fortissimi saliscendi, con salite e discese che non finiscono mai e che ti spaccano le gambe. Per fortuna oggi il clima e' dalla nostra e possiamo godere della meraviglia di questo posto alla luce di un bel sole. Pedaliamo piu' che possiamo, anzi piu' che posso perche' a dire il vero quella che fa piu' fatica sono io, mentre Marco e' sempre davanti da me e sembra sempre che vada su una strada dritta e asfaltata senza fare nessuna fatica mentre io dietro sputo sangue ad ogni salita arrivando al punto di fare fatica anche sul piano. In effetti, qui non e' mai facile prendere il ritmo a causa delle buche delle calaminas e dei sassi. L-intenzione e' quella di arrivare ad un posto che sulla mappa sembra un paesino che si chiama Maiten. Quando finalmente riusciamo a raggiungerlo ci rendiamo conto che non e' altro che un posto con qualche casa e un paio di residence troppo cari per le nostre tasche. Fermiamo una macchina con una coppia di spagnoli in vacanza ai quali chiedimo qualche informazione sul pase piu' vicino che e' a 20 km. Ormai e' sera e siamo troppo stanchi per proseguire anche se siamo rimasti con poca acqua. I due spagnoli ci regalano una bottiglia da un litro e mezzo: Siamo in botte abbiamo tutto quello che ci serve! Montiamo la tenda in un incrocio sotto la pensilina di una fermata dell' autobus con tutti quelli che passano che ci guardano incuriositi.
Il giorno dopo ripartiamo raggiungiamo Puerto Bertrand e da li dopo aver fatto provviste iniziamo a costeggiare il rio Baker il piu' famoso del sud america per gli sport acquatici. Da li notiamo anche che si intensificano cartelli e scritte contro le dighe che voglino fare per portare energia anche nel nord del Cile. La regione dell-Aisen infatti e' la piu' ricca di acqua di tutto il paese e le precipitazioni arrivano fino a 2000 ml all'anno. Ad un certo punto lasciamo il fiume, il paesaggio cambia e iniziamo a salire per delle montagne mi sembrano immense. Ormai pedalo ininterrottamente da 8 giorni e le mie gambe iniziano a non poterne piu'. Abbiamo prenotato la barca per fare l-attraversamento al chalten per il 7 quindi in due giorni dovremmo percorrere altri 230 km per arrivare a puerto Yungai. Marco e' sempre piu' avanti di me e sembra sempre che pedali su asfalto in piano senza fatica. Io non dico niente provo a stargli dietro, ma in effetti si deve fermare molte volte per aspettarmi e mi rendo conto di rallentare di molto la marcia. Faccio una fatica immensa anche nel piano. Quando dico che ogni cm in Patagonia e' guadagnato e' perche' anche le discese sono difficili. Bisogna sempre stare molto concentrati per le buche i sassi e le calaminas che sono solchi continui che attraversano tutta la strada. All-ennesima salita in cui mi ritrovo a spingere faticosamente la bici su una ghiaia misto sabbia mentre Marco davanti da me non mi vede butto per terra la bici! Sono distrutta e non voglio ammetterlo! Quando la riprendo e lo raggiongo lui mi dice che forse e' meglio che ci fermiamo un giorno a Cochrane per recupere e che spostiamo la data della barca di due giorni. So che questa decisione mi costa recuperare km nei prossimi giorni, ma non faccio obiezioni....a nin pos pio'!!!! Per arrivare a Cochrane la strada sembra non finire piu' , facciamo quasi tutta salita  spingendo la bici a mano e distraendoci con delle chiacchiere. Incontriamo una coppia di francesi sempre in bici probabilmente pensionati in viaggio da tre mesi. Che meraviglia poter arrivare alla pensione in salute e con quello spirito!!!! Ci viene in mente una frase che avevamo sentito non mi ricordo da chi che diceva che solitamente uno passa tutta la vita lavorando e rovinandosi la salute per i soldi  per poi spenderli tutti in salute quando non lavora piu'. E' una fortuna amare il proprio lavoro, farlo con passione senza troppa fatica e godersi la vita. Viva la salute e viva la vita! Non c'e' somma di denaro che tenga per cio' che da la serenita'!
Con fatica arriviamo a Cochrane e troviamo un alojamiento dove conosciamo altri viaggiatori tra cui in particolare tre ragazze cilene andiniste che stanno percorrendo anche loro la carettera austral in bicicletta. Siccome anche noi scaliamo e' subito buena onda e passiamo tutta la serata a chiacchierare mentre ci scadiamo con calde tazze di caffe' milo e latte in polvere, mentre ogni tanto appare la vecchietta padrona di casa a dirci qualcosa. Chiacchieriamo molto anche con un lavoratore Cileno che dorme qua e passiamo una serata davvero piacevole. Quasi sempre capita di conoscere in viaggio persone simili a te o che hanno cose interessanti da raccontare. Mi piace molto stare fuori a contatto con la natura e a volte anche isolarmi dal mondo, ma poi e' bello poter condividere chiacchierare con le persone conoscere punti di vista diversi e scambiare opinioni con la gente. Il viaggio per come lo intendo io e' puro apprendimento! Approfitteremo della giornata di “recupero” per gironzolare nel paesello e andare in un bar dove pare esserci la sede del gruppo principale che e' contro la costruzione della o delle dighe per prendere un po' di informazioni e per ungere un po' le nostre bici che dopo tanti km di sterrato e fango en hanno davvero bisogno!

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