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"vivi una vita in cui ti riconosci"Tiziano Terzani

lunedì 14 febbraio 2011

Asfalto vento e pampa

Dopo il giorno di riposo al chalten e dopo tutto il ripio fatto in Cile, nel primo giorno di pedalata in Argentina mi sembra di scivolare sull'asfalto tanto che riusciamo a farci 165 km quasi senza fatica. Diversamente dal Cile, qui il paesaggio si apre completamente l'orizzonte e' a pèrdita d'occhio attorno a noi solo montagne "pelate" e davanti una lunga striscia di cemento che taglia il paesaggio. Pedaliamo sotto un sole, il cielo e' completamente limpido e l'aria cosi' chiara che continuiamo a vedere il massiccio del Fitz Roy alle nostre spelle anche dopo 80 km! Alla fine delle giornata riusciamo a trovare un posto un po' riparato per piantare la tenda affianco ad un fiume al riparo di qualche albeto e un ponte. Dall'altro lato del fiume ad una distanza difficile da decifrare riusciamo a vedere le luci del Calafate. La mattina dopo decidiamo di fare la deviazione (di 60 km tra andare e tornare) per andare a vedere il Il ghiacciaio del Perito Moreno. Aggiungo un altro magnifico quadtdro nella mia memoria: L'immagine imponente del ghiacciaio che si corica fra due montagne.

Quando ripartiamo la mattina dopo per non rifare i 30 km di strada gia' fatti iniziamo a mettere fuori il dito. Abbiamo fortuna perche' al secondo tentativo si ferma un pick up che per lo meno ci porta fino all'altezza dell'areoporto risparmiandoci almeno 20 km.
Diversamente da quello che avevo pianificato inizialmente decidiamo di attraversare la patagonia da parte a parte per arrivare a Rio Galliego e da li scendere fino ad Ushuaia. Mi dispiace non rietrare i Cile per pedalarlo tutto fino alla finre, ma visto il tempo che ci rimane e visto che voglio arrivare fino ad Ushuaia questa e' la cosa piu' intelligente da fare. Continuiamo a pedalare fra pampa e steppa fra montagne guanachi e altri animeletti troppo buffi che credo che siano armadilli. Dopo un po' che pedaliamo iniziamo una lunga, lunghissima salita (la cuesta de miguez) facilitata dal vento che ci accompagna alle nostre spalle. Arrivati in cima pero' anzi' trovare una discesa ci troviamo a pedalare su un altopiano. Ci accoirgiamo che attorno a noi non c'e' nient'altro di piu' alto e poco dopo che siamo su ci si presenta il vero vento patagonico con tutta la sua prepotenzza come non si era ancora mai presentato fino ad allora! Fortunatamente ci arriva di lato non impedendoci adi andare avanti, anche se rimane fastidioso perche' ognitantoi arrivano folate cosi' forti che e' difficile mantenere l'equilibrio. Non mi ero mai trovata ad affrontare un vento cosi' forte, tanto che a tratti ho quasi la sensazione di avanzare in un fluido!!!! Riusciamo comunque ad arrivare a fine giornata avendo fatto 150 km (roba che sul ripio me li sognavo!!!) e cerchiamo riparo a El Esperanza che in realta' non e' altro che un posto dove c'e' una gasolineria e qualche albergo molto caro per i lavoratori che stanno li per via del petrolio. Gli alojamientos che ci sono costano cari perche' vengono pagati dale ditte dei lavoratori, ma sono troppo cari per le nostre tasche. Dopo un po' che cerchiamo un "capo" ci dice che se vogliamno possiamo dormire in un Conteiner che non usano. Andiamo a vedere: un letto a castello, un paio di materassi rotti e sposchissimi, polvere ovunque....perfetto!!!!Basta dare una "pulitina" e usare i nostri materassini e sacchi a pelo sui materassi sporchi e tutto va bene! Anzi la mattina dopo svegliandoci sotto il diluvio benediciamo la scelta fatta!!!!!
Questa mattina facciamo colazione con tutta calma sperando che la pioggia smetta un po', poi verso le nove decidiamo di partire comunque sotto l'acqua mentre il padrone del posto continua a dirci "pero esta lluvendo che!" Ma quando vede che noi siamo belli determinati per partire ci saluta dandoci dei "locos".  Dopo un paio d'ore che pedaliamo sotto un cielo completamente grigio e ricoperto di nuvole a poco a poco inizia ad aprirsi e finalmente torna il sole! Accompagnati dal vento che ci spinge alle spalle facciamo piu' di 150 km arrivando a Rio Galliego dal lato dell' Atlantico ad una velocita' sorpendente!
In tre giorni abbiamo attraversato la pampa argentina da parte a parte facendo qualcosa come 400 km. Almeno altrettanti ci separano da ushuaia e le difficolta' non sono certo finite. Domani cambieremo direzione e il vento non sara' piu' dalla nostra. Ma avanti!!!!

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