E qui alcune foto gentilmente concesse da Anny.
domenica 22 dicembre 2013
Notturna al cimone
E qui alcune foto gentilmente concesse da Anny.
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Ubicazione:
Via Cimone, 41029 Sestola Modena, Italy
lunedì 16 dicembre 2013
Monte Piella dalla presa alta (Ligonchio)
Ieri il nostro appennino ci ha regalato una bellissima giornata di ski alp sul monte Piella! Io Anny e Carlo partiamo dalla bassa e a Ligonchio ci compattiamo con il resto della trup:Luca Alessandro e Nicolas. Ancora qualche km e siamo alla presa alta dove lasciamo le macchine per fare un primo pezzo con gli sci in spalla seguendo la forestale pulita fin troppo bene dallo spazzaneve. Presto ci stanchiamo di tenere gli sci in spalla e proviamo a metterli per tagliare in mezzo al bosco....ben presto ci rendiamo però conto che non è cosa (infatti le recensioni che avevamo letto lo sconsigliavano) e torniamo sulla forestale che però almeno si fa un po' più "pellabile", per poi riprendere a sinistra in mezzo al bosco più avanti.E' una giornata meravigliosa di sole e quando usciamo dal bosco Luca, temerario, rimane addirittura in maniche corte. Superato il bosco continuimo a salire verso sinistra. passando per una specie di grande conca e poi con un lungo traverso ci avviciniamo sempre di più alla vetta .
La neve non è tantissima e, passiamo anche sotto ad un tratto valangato. Arrivati alla vetta il ci troviamo di fronte a due panorami opposti: Quello verso il lama lite e alle nostre spalle completamente innavato. La giornata è così limpida che le apuane sembrano davanti a noi e più in là all'orizzonte ci sembra addirittura di scorgere le alpi marittime. Dall'altro versante verso la pietra di bismantova invece la neve è quasi nulla e il paesaggio ci appare secco e roccioso.
Come sempre il nostro appennino regala emozioni!
Attendiamo ancora un po' prima di levarci le pelli per superare dalla cresta un tratto di rocce esposte sotto di noi. Appena caliamo un po' e soprattutto vicino alle rocce il sole riscalda alla grande!E' l'una e quaranta circa...il momento buono per scendere dalla costa delle veline!Appena tiriamo via le pelli dobbiamo superare una lingua di neve in mezzo all'erba...Anny e Carlo scivolano giù sicuri, io incerta inizio in derapata poi mi convinco a provarci...e qualche curvetta riesco anche a farla!!!Anche gli altri ragazzi se la cavano egregiamente!
La neve è buona anche se in qualche tratto ancora un po' crostosa. Velocemente arriviamo di nuovo in mezzo al bosco e li inizia il divertamento puro!!La neve è spettacolare, gli alberi non troppo fitti e la pendenza mai troppo ripida....insomma "bosco perfetto" dove persino io riesco a fare lo slalom in mezzo agli alberi!Urliamo di gioia!!!!Presto però arriviamo di nuovo sulla forestale da cui siamo saliti. Io Luca e Alessandro ci mettiamo gli sci in spalla e iniziamo ad incamminarci, mentre i temerari Nicolas Carlo ed Anny tentano il suicidio ributtandosi in mezzo al bosco che stavolta però è molto più fitto e ripido.....naturalmente non fanno una piega!!!! ancora un po' di cammino e arriviamo alla macchiana talmente felici e appagati da non sentire nemmeno la stanchezza......Non ci resta che fermarci al bar e come ogni sportivo che si rispetti reintegrare con birra e patatine!!!!Davvero giornata da incorniciare!!!!
Ps: la stanchezza mi piomberà poi tutta addosso in macchina al ritorno.....scusate carlo ed Anny per la mia "assenza"!:-)
Qui la traccia del giro e qui le foto (gentilmente offerte da anny!)
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Ubicazione:
42039 Ligonchio Reggio Emilia, Italy
lunedì 9 dicembre 2013
We a Sestrierre
Partiamo venerdì sera dopo il lavoro meta decisa all'ultimo momento: Sestriere! Lasciamo a casa le bici e carichiamo gli sci sul furgo. Il meteo promette un we di sole sole sole, un meteo perfetto per osare un po' di quota!Essendo da parecchi mesi che non mettiamo gli sci ai piedi optiamo per fare il primo giorno sulle piste per levarci un po' la ruggine. Dopo una nottata tranquilla di sonno nel parcheggio degli impianti, alle nove e venti siamo "già" pronti per prendere il primo impianto e risalire. Passiamo tutta la giornata a fare su e giù per le splendide piste del comprensorio di sestriere. La stagione è appena iniziata e non essendoci troppa gente riusciamo a goderci appieno le nostre discese facendo anche (come speravamo) un po' di sano fuoripista. Qui tutte le info che riguardano gli impianti di sestriere.
Arriviamo alla macchina verso le 16 con gli sci in spalla dopo essere scesi di sgamo (si lo so non si fa bla bla bla bla bla bla......) da una pista chiusa non battuta che ci porta fino al paese. C'è ancora un po' di voglino, ma domani ci aspetta una bella ascesa e poi.....e poi è ora di una birra!!!!
Infilati gli sci in macchina e cambiati fuggiamo dal via vai di gente dalle lucine di natale da vetrine e gente luccicosa per infilarci nella val di thures, piccola vallicola laterale della val di susa che prende il nome dal fiume che la solca e dal piccolo borghetto da cui partiremo per la nostra prima sci alpinistica della stagione.
Lasciati i luccichii viziosi di Sestriere troviamo la pace più assoluta nel piccolo borgo semi abbandonato fatto di case in legno e di stradine innevate. Li troviamo il nostro posto ideale per fermarci riscaldare il nostro furgo e finalmente stapparci una birra.
Cima giaissez
Il giorno dopo ci addentriamo, sci in spalla, per la stradina che porta ancora più verso l'interno della valle camminando sul piano arriviamo fino al borgo Rhuilesse.
Da li attraversiamo un ponte sulla detra che passa sul torrente thures e molto dolcemente iniziamo la nostra lunga ascesa per una comoda forestale innevata. Saliamo per un bosco abbastanza rado all'ombra e il freddo si fa sentire. Quando il bosco si dirada la vista si apre sul piccolo borgo di Chabaud illuminato da uno splendido sole.
Mano a mano che saliamo aumenta anche la neve. Dopo il piccolo borgo giriamo a sinistra e la salita inizia a farsi più ripida. Avanziamo ancora un po' nel bosco, siamo in un paesaggio da fiaba attorno a noi le altissime e imponenti alpi Cozie.....montagne vere! Ormai la vetta è vicina e Anny quando la vede, come suo solito, mette il turbo mi stacca e quando arrivo su lui sta già mangiando.
La giornata è davvero perfetta: non una nuvola e pochissimo vento!La vista dalla vetta ci mozza il fiato! Davanti a noi svetta su tutte le altre l'imponente e bellissimo Chaberton.
Abbiamo tutto il tempo di levare le pelli, rivestirci e rifocillarci prima della discesa, anzi facciamo tutto con la massima calma per goderci il più possibile quello che la natura ci sta regalando.
Arriva il momento di scendere. A parte alcuni tratti in cui la neve è un po' crostosa in superfice riusciamo anche a scivolare su della buona farina. Devo dire che vedere scendere anny è davvero bello. Mentre io cerco di non perdere l'equilibrio goffamente lui si infila in mezzo agli alberi padroneggiando gli sci come se fossero un tutt'uno con lui! infatti lo vedo per poco poi sparisce nel bosco mentre io proseguo cautamente per la forestale. Ci riincontriamo al ponte dove soddisfatti ci leviamo gli sci e ce li carichiamo in spalla per fare l'ultimo tratto che ci riporta alla macchina....Giornata davvero davvero spettacolare!!!!.....e la schiena ha retto!!!!!Cima Giaissez....buona la prima!!!!
Traccia
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Ubicazione:
10058 Sestriere Turin, Italy
domenica 17 novembre 2013
Torbole Dos dei roveri
Metto una brevissima descizione e qualche fotina del giro di oggi, ma solo per ricordarmi di non rifarlo mai più!!!!Non mi è mai piaciuta più di tanto la zona del garda, ma questo è davvero uno dei giri più brutti che abbia mai fatto in mtb!!!!Brevemente: si parte da torbole, si fa una lunga salita si asfalto tranne per gli ultimi 200 metri circa di dislivello poi una lunga discesa tutta su pietraia con nessun tratto tecnico o particolare....solo una infinita e bruttissima pietraia fino alla gardesana. Da li per tornare a Torbole e finire in schifezza 6 km di gardesana, catrame, traffico e smog!non so come abbiano potuto recensirlo come uno dei più bei giri del garda!!!!!!Per fortuna il giro ne è valsa comunque la pena per l'ottima compagnia di Kevin e Enrico con cui era da un po' che non si gira insieme!!!!!Vi lascio la traccia ....guardateci perchè così potete evitare il giro...
E qualche fotina della freddissima giornata!!!!!!
E qualche fotina della freddissima giornata!!!!!!
sabato 16 novembre 2013
monte cengio
Sono le 8 di venerdì sera e io e Anny dobbiamo ancora decidere che giro fare..Pizzoccolo, toscana, garda...nel pomeriggio ricevo un messaggio da Ash per un giro vicino all'altopiano di Asiago su monte Cengio. Giro nuovo, mi attira da subito!!!!Mi consulto con Anny che mi dice "sarà un giro mortale!". Ma da che pulpito!!!!!!"Guarda la traccia e non provare a metterci mano và, che altrimenti non ne usciamo vivi!!!!"
In realtà mi fa un sacco piacere tornare a girare con Ash!Appena scendiamo dalla macchina lo saluto: "l'ultima volta che ho fatto un giro con te dopo non ho più pedalato per due mesi....dal disgusto!!!!"
Con lui ci sono anche il Colonnello e altri due simpatici bikers di Modena e di Carpi.
Partiamo subito con una lunghissima salita che ci porta fino sul monte cengio dove incontriamo gli amici bolognesi con Sabadone. Con loro condividiamo la parte più bella e panoramica di tutto il giro. Dalla vetta infatti un piccolo anello ci porta dentro e fuori a gallerie e su un sentiero spettacolare a strapiombo sul monte!
Salutiamo poi gli amici bolognesi per lasciarci alle spalle il monte cengio e andare verso il forte Corbin.
Qui perdiamo anche un po' di quota, che la riprendiamo poi con un altra lunga salita (asfalto) che ci porta verso monte Croce poi monte cucco.Bella salita che ci regala uno splendido panorama sulle pale di San Martino.
Finalmente dopo tanta salita imbocchiamo la discesa. Lunga e impestata roccette e tornantini strettissimi una roba davvero per pochi...per Anny che se la fa tutta in "fuori sella" ululando di piacere!!!
Arriviamo alla macchina dopo 45 km e quasi 1900 di dislivello!!!!!!Strasoddisfatta del giro, della compagnia e del rispettabile ritmo che siamo riusciti a tenere fino alla fine (bhe io un po' a distanza).
In discesa cappotto (no ma mi viene bene il nos pres) sbragando le protezioni e tirandomi la bici in testa....ma stavolta mi rialzo!!!!:-)
Qui la traccia
In realtà mi fa un sacco piacere tornare a girare con Ash!Appena scendiamo dalla macchina lo saluto: "l'ultima volta che ho fatto un giro con te dopo non ho più pedalato per due mesi....dal disgusto!!!!"
Con lui ci sono anche il Colonnello e altri due simpatici bikers di Modena e di Carpi.
Partiamo subito con una lunghissima salita che ci porta fino sul monte cengio dove incontriamo gli amici bolognesi con Sabadone. Con loro condividiamo la parte più bella e panoramica di tutto il giro. Dalla vetta infatti un piccolo anello ci porta dentro e fuori a gallerie e su un sentiero spettacolare a strapiombo sul monte!
Salutiamo poi gli amici bolognesi per lasciarci alle spalle il monte cengio e andare verso il forte Corbin.
Qui perdiamo anche un po' di quota, che la riprendiamo poi con un altra lunga salita (asfalto) che ci porta verso monte Croce poi monte cucco.Bella salita che ci regala uno splendido panorama sulle pale di San Martino.
Finalmente dopo tanta salita imbocchiamo la discesa. Lunga e impestata roccette e tornantini strettissimi una roba davvero per pochi...per Anny che se la fa tutta in "fuori sella" ululando di piacere!!!
Arriviamo alla macchina dopo 45 km e quasi 1900 di dislivello!!!!!!Strasoddisfatta del giro, della compagnia e del rispettabile ritmo che siamo riusciti a tenere fino alla fine (bhe io un po' a distanza).
In discesa cappotto (no ma mi viene bene il nos pres) sbragando le protezioni e tirandomi la bici in testa....ma stavolta mi rialzo!!!!:-)
Qui la traccia
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domenica 3 novembre 2013
Marche.....Free raid tutto l'anno!!!!!!!
E che dire di tre giorni meravigliosi nella bellissima regione delle marche!!!!!Non è passata nemmeno una settimana dall'mtb day organizzato EGREGIAMENTE dagli amici marchigiani, altra occasione per conoscere gente e posti nuovi.
Il giro sul monte cucco e quello del raduno ci piacciono così tanto che non vediamo l'ora di tornare.
Il giro sul monte cucco e quello del raduno ci piacciono così tanto che non vediamo l'ora di tornare.
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sabato 28 settembre 2013
Cusna Ronda.....Si torna a raidare!!!!!!!!
Primo giro "serio" dopo più di due mesi di astinenenza. Parrtocon l'idea di fare un giro super xc, dando un occhiata al percorso sulla cartina e dando retta a Anny che mi parla di carraie. Non ho il bustino e faccio la genialata di prendere la gas29....front. Non sono ancora sicura che la mia schiena non mi presenterà il conto!!!!!!Di fatto la prima parte della salita verso il bargetana (nel bosco prima della sbarra) è una gran sassaia con strappi abbastanza hard core, un po' più tranquilla la forestale. Indescrivibile la bellezza del panorama con le mirtillaie rosso fuoco!Tappa Bargetana dove incontriamo anche il briga e un amico poi mentre Anny fa la sua bella discesa a fuoco io scendo (tristemente) per forestale. Ci riincontriamo alla presa alta dove faccciamo il bellissimo trattto della decuville: pedalabile e molto panoramico, uno spasso poi scendiamo ancora fino ad arrivare a Casalino, un paesiello sotto Ligonchio. Di li prendiamo il sentiero Spallanzani e iniziamo la lunga risalita verso il passo della cisa.Al passo ci rivestiamo e appena iniziamo a scendere riincontrfiamo il Briga e il suo amico abbastanza stravolti anche loro dalla salitona.Per la discesa ci consigliano di lasciare il 609 e scendere per il 619 poco più sotto sulla destra. Finalmente un po' di free ride!!!!!!!!!C'ha un bel da dire Anny che non dovrei, ma ormai sono li....La schiena regge e ci divertiamo come matti per l'ultima divertentissima discesa fino alla macchina!!!!!E' andata!!!!!!Ci meritiamo una birra!!!!!(o anche due!;-) Qui il resto delle foto.
Traccia
lunedì 26 agosto 2013
Buona la prima....hem, no....
In realtà le ferie non erano iniziate con l'idea di andare in Corsica......anzi in realtà le mie ferie erano iniziate con una settimana di malattia. Anny si era andato a fare un super giro sul Bernina ed era tornato entusiasta, mentre io avevo la testa solo per visite, terapia medici, appuntamenti assicurazione. L'unica cosa che mi premeva era di trovare il modo di riuscire a star bene nel più breve tempo possibile, non riuscivo e non potevo pensare ad altro. Così mi sono lasciata trasportare dall'entusiasmo di Anny che non si accontentava solo di raccontarmela l'Engadina...mi ci doveva portare!!! E allora che Engadina sia!Tra l'atro dopo un mese che stavo chiusa in casa, nel periodo più caldo in cui mi ero fritta il cervello avevo anche voglia di un po' di fresco.....al freddo non ci pensavo proprio!Come se non fossi mai stata in montagna!!!!!
Arriviamo al parcheggio del Diavolezza in piena notte. Sistemiamo il furgo per dormire. Quando scendo a fare pipì mi ritrovo in mezzo a nebbia buio e freddo...non vedo un cazzo intorno a me! Risalgo alla svelta sul furgone con la sensazione di aver sbagliato qualcosa.
Il giorno dopo Anny carichissimo mi porta a prendere l'impianto che ci scarica proprio davanti al ghiacciaio....uno spettacolo unico!!!!Cerco di non smorzare l'entusiasmo di Anny, ma dopo un po' non riesco a trattenere le lacrime!!A oh, non ce la faccio!!!Il freddo mi fa sentire troppo il dolore alla schiena, mi irrigidisco e ad ogni passo ho paura di tornare a rimanere bloccata!!!!Sono in un posto strepitoso e non riesco a godermelo!!!!!
Povero Anny!!!
Ci duriamo ben 4 giorni! Anny è come un bimbo in un negozio di giocattoli, io mi faccio i miei giretti....ma il mio fisico abituato a stare a 40 gradi regge poco il freddo che tutto sommato potendomi muovere poco sento.....e ancora di più lo sente la mia schiena! Mi trovo in un ambiente dove tutto è perfettamente perfetto, bello, un sogno....con una voglia di esplorarlo che non riesco proprio ad appagare!
Nel frattempo però riesco a staccare da visite, dottori, terapia e piano piano mi mentalizzo anch'io un po' sulla vacanza. Prima di partire avevamo parlato della liguria, ma proprio non riesco a pensare di andare sulla riviera ligure in pieno agosto dove c'è il mondo e ti fanno pagare persino le entrate in alcune spiagge...no, la liguria in agosto proprio no.
Non so come mi viene in mente la Corsica.
Lo dico ad Anny prima di addormentarci. L'indomani ci connettiamo e diamo un occhio ai traghetti.....cazzo si può fare! Dai che cerchiamo di trovare una quadra in ste ferie!
Engadina bella ci rivedremo quando la mia schienuccia sarà pronta!Qui un po' di immagini che rimarrano nella mia mente fino al prossimo appuntamento con la Svizzara......ma ora via a goderci nuove esperienze!!!!!:-)
Arriviamo al parcheggio del Diavolezza in piena notte. Sistemiamo il furgo per dormire. Quando scendo a fare pipì mi ritrovo in mezzo a nebbia buio e freddo...non vedo un cazzo intorno a me! Risalgo alla svelta sul furgone con la sensazione di aver sbagliato qualcosa.
Il giorno dopo Anny carichissimo mi porta a prendere l'impianto che ci scarica proprio davanti al ghiacciaio....uno spettacolo unico!!!!Cerco di non smorzare l'entusiasmo di Anny, ma dopo un po' non riesco a trattenere le lacrime!!A oh, non ce la faccio!!!Il freddo mi fa sentire troppo il dolore alla schiena, mi irrigidisco e ad ogni passo ho paura di tornare a rimanere bloccata!!!!Sono in un posto strepitoso e non riesco a godermelo!!!!!
Povero Anny!!!
Ci duriamo ben 4 giorni! Anny è come un bimbo in un negozio di giocattoli, io mi faccio i miei giretti....ma il mio fisico abituato a stare a 40 gradi regge poco il freddo che tutto sommato potendomi muovere poco sento.....e ancora di più lo sente la mia schiena! Mi trovo in un ambiente dove tutto è perfettamente perfetto, bello, un sogno....con una voglia di esplorarlo che non riesco proprio ad appagare!
Nel frattempo però riesco a staccare da visite, dottori, terapia e piano piano mi mentalizzo anch'io un po' sulla vacanza. Prima di partire avevamo parlato della liguria, ma proprio non riesco a pensare di andare sulla riviera ligure in pieno agosto dove c'è il mondo e ti fanno pagare persino le entrate in alcune spiagge...no, la liguria in agosto proprio no.
Non so come mi viene in mente la Corsica.
Lo dico ad Anny prima di addormentarci. L'indomani ci connettiamo e diamo un occhio ai traghetti.....cazzo si può fare! Dai che cerchiamo di trovare una quadra in ste ferie!
Engadina bella ci rivedremo quando la mia schienuccia sarà pronta!Qui un po' di immagini che rimarrano nella mia mente fino al prossimo appuntamento con la Svizzara......ma ora via a goderci nuove esperienze!!!!!:-)
domenica 25 agosto 2013
Tempo di Mare
Scendiamo dal traghetto alle 9 passate affamati e decidiamo di fermarci in una pizzeriaa per mettere qualcosa sotto ai denti per poi trovare un posticino appartato dove dormire con il nostro furgo. Ci appostiamo in una viuzza un po' nascosta all'interno rispetto alla strada principale. Quando sciendiamo dal nostro mezzo anzichè sentire l'odore del mare veniamo pervasi da un acre odore di piscio....va bhe, sto posto si vede che non era appartato solo per noi....Facciamo due passi ed entriamo in una pizzeria con giardino esterno. Salutiamo educatamente e cerchiamo di farci notare da un pizzaiolo che senza nemmeno risponderci continua a litigare con la presunta moglie-cameriera- che tutta che non ci caga di striscio e continua a correre tra i tavoli litigando con il marito. Alla cassa appare una ragazza giovane (la figlia?) che salutiamo e a cui proviamo a chiedere se è ancora possibile mangiare una pizza. Quella va in tilt perchè non ci capisce, chiama sua madre per farsi tradurre e che ascoltandoci distrattamente ci dice di sederci dove vogliamo, che è tardi ma che ci fa ancora da mangiare. Ci guardiamo in faccia un po' spaesati, sciegliamo un tavolo e visto che nessuno ce lo porta vado a rubare un menù. Lo apro e leggo che tutte le pizze costano 9,50 euro, una birra 7 euro......Alzo lo sguardo dal menù guardo Anny :"non esiste!!!" Senza stare troppo a discutere ci alziamo...."ciao grazie!"
Benvenuti in corsica!!!!
Siamo sulla costa e ci samo spostati da Bastia sul paesino di Erbalunga, dove facciamo due passi un paio di birre, giusto per renderci conto che, incredbile ma vero, siamo AL MARE!!!!!!!
Il giorno dopo da Erbalunga ci sposteremo poi a Macinaggio con l'intenzione di fare una parte del sentero del litorale. Saranno gli unici due giorni, a parte un'altro perchè non abbiamo altra scelta che passeremo in un campeggio ufficiale.....per il resto: freedom!!!!!!!!
Primi due giorni di corsica. Ci ambientiamo facendo un tratto del sentierro del litorale partendo da Macinaggio e arrivando Barcaggio passando per la riserva naturale della Finocchiarola. Ritorno in barca premiato ovviamente con una birra!!!
Seconda tappa Macinaggio Centuri
Da Macinaggio seguiamo il consiglio del nostro amico Ruttock, e iniziamo a spostarci verso Centuri. Anny in astinenza da bici decide di arrivarci pedalando.....lo invidio, ma ancora non me la sento, e poi qualcuno dovrà pur spostare il furgo. Passiamo per l'interno tra la D80 e la D180, non ostante i due mezzi diversi troviamo comunque il modo per beccarci e condividere. Ci godiamo i paesini dell'interno, ma sfuggiamo da Centuri e i suoi ristorantini di pesce che non fanno per noi!
A Nonza inizio a mettere alla prova la mia schienuccia con un treck che va verso l'interno, camminiamo tra Olivi e terrazzamenti fino a raggiungere una cima da cui possiamo vedere Nonza e la sua grande spiaggiona. Dall'alto non ci rendiamo bene conto della sua grandezza, e del fatto che per raggiungerla dal paese dovremo scarpinare ancora molto. La particolarità di quella spiaggia è che è stata fatta con degli scarti di una fabbrica di amianto che si vede appena prima di entrare al paese. Sulla guida c'è scritto però che l'amianto è tossico solo dopo la lavorazione....sperem!!!!A me però continua a fare strano il fatto di vedere così poca gente in spiagge così belle e in un forno dove la commessa parla un buon italiano approfitto per chiedere il perchè. Lei m risponde che la causa è la fatica di raggiungere la spiaggia e putroppo le meduse. Mi accorgerò sia dell'una che dell'altra cosa anche perchè in acqua verrò "beccata" da una medusa!!!Qui purtroppo Anny perde il suo nuovo gps...inutilmente torniamo indietro a cercarlo...
Scappiamo dalla vivace cittadina di st Florent per un altra parte del sentiero del litorale. Da st Florant alla spiaggia di Saleccia. Meraviglioso, selvaggio e solitario. Per tornare dalla spiaggia di Loto con la barca.
Incerti sul da farsi alla fine decido di rischiare per un giro in bici per un sentiero che passa attraverso al deserto di argiates. Non so se faccio bene, ma la curiosità è troppa. Rischio 26 km di pietraia che scende fino al mare. dove ancora non appagati continuiamo a camminre su un litorale incantevole. La mia schiena regge senza fare una piega...io sono al settimo cielo!!!!
Carina corte, con la sua vivace parte vecchia piena di localini.Da li ci sposteremo in restonica pensando di isolarci dal mondo invece scopriremo la parte più turistica di tutta la vacanza. Saremo costretti ad andare a dormire in un orribile campeggio dove le macchine sono parcheggiate praticamente una sopra l'altra e dove i bagni sono irraggiungibili (oltre che uno schifo!)La vivo male....mi godo molto di più il bagno nel torrente nella valle di niellu!Di nuovo la Corsica selvaggia!
Altro meraviglioso treck in un ambiente davvero spettacolare dove la montagna si incontra con il mare!Passiamo dalla cima di monte Ortu (io purtroppo devo rinunciare alla vetta perchè mi rendo conto di chiedere davvero troppo alla mia schiena) 1200 slm a mare con una meravigliosa nuotata finale in una baia spettacolare!
venerdì 26 luglio 2013
C'è un tempo per ogni cosa
Finalmente è estate è arrivato il caldo, al lavoro si respira già aria
di vacanza e finalmente posso dire di essermi messa a posto con la spalla e di
poter tornare in pista a fare tutto ciò che amo. Le ferie sono alle porte e
come sempre io ed Anny non abbiamo la più pallida idea di dove andremo, e quali
avventure andremo a vivere. L'unica certezza che abbiamo è che come lo scorso
anno partiremo con una cicloaplpinistica questa volta sul groppo del Bernina.
Un giro studiato "nei minimi dettagli" dal nostro amico RuttocK, che
nessuno ha ancora mai provato di farlo e che proprio per questo non vediamo
l'ora di essere i primi!!!
Ma manca ancora un mesetto, nel frattempo si sogna, si sta con gli
amici, ci si allena. E quale migliore evento per allenarsi e stare con gli
amici se non la Runeda!!!!!!!
Per chi non lo sa la runeda (laruneda.blogspot.com) è un bellissimo giro organizzato nella zona
di Zocca/Castel D'aiano, nella zona del nostro amatissimo basso appennnino,
nato per unire la passione della mtb alla valorizzazione del territorio.
Completamente autofinanziato, gli agriturismi e le aziende del posto si
preparano ad accogliere bickers affamati con la loro ospitalità offrendo
assaggi dei loro prelibatissimi prodotti della nostra terra.
Non c'è bisogno di darsi nessun appuntamento, ci si trova tutti li, la
grande "famiglia" dei Bikers, quelli che hanno solo voglia di
divertirsi, pedalare, stare all'aria aperta e condividere con gli amici!
Io e Anny arrivamo in ritardo, come al solito, e neanche a dirlo alla
partenza troviamo tutto il gruppo degli mftt e ovviamente i salami!
Ultimi a partire primi a divertirsi!!!!I salami si sono addirittura
studiati un percorso alternativo per riuscire ad arrivare prima ai ristori e
accaparrarsi i viveri!!!!
Purtroppo non tutte le cose vanno come uno pensa...
Non sento nessun cazzo di effetto, ma sono in mezzo ad un bosco e non
posso rimanere li. Le gambe vanno ancora. Prima di risalire sulle bici gli
amici dopo tante insistenze,mi svuotano lo zaino si spartiscono la roba per
alleggerirmi il carico e ripartiamo. Grazie, lo sanno che certe cose a me non
vanno chieste e io non chiedo.
Capisco che non è cosa, capisco che vado solo perchè la muscolatura è
ancora calda, ma non è cosa.
Arrivati al primo ristoro smangiucchio qualcosa e mappa alla mano
troviamo il modo di tagliare per tornare alla macchina.
Anny mi accompagna.
Arrivo al furgone, Anny riparte per cercare di raggiungere gli altri
mentre io mi prendo un voltaren e vado a godermi una doccia nell'area
attrezzata.
Quando esco dalla doccia sento che le gambe sono deboli e mi reggono a
fatica. Mentre torno al furgo incontro anche Pierluigi, un amico del
cicloviaggiatore che come ogni anno, senza bisogno di darci appuntamento, ci
ritroviamo in quella occasione. Non ci eravamo ancora visti e mi fermo molto
volentieri a fare due chiacchie. Ci salutiamo dicendo che ci torneremo a vedere
sicuramente per cena...
In furgo cerco di riposarmi, non riesco a star ferma, mi fa male, sento
solievo solo quando metto le gambe per aria.
Nel frattempo sento Anny, ha trovato gli altri e sono ormai all'ultimo
ristoro.
Gli dico di finire con calma ma quando torna io ho bisogno di essere
portata al pronto soccorso.
Dopo infnite ore di attesa, due flebo che mi hanno fatto lo stesso
effetto di un bicchiere d'acqua fresca, dopo l'ipotesi ventilata di colica
renale, finalmente il responso dei rx.
Spondilosi. Si consiglia ulteriore esame risonanza magnetica per
accertamenti.
Nel giro di una settimana grazie al nostro perfetto ssn, riesco ad avere
un "comodo" appuntamento a Monselice (un'ora e mezzo circa da casa
mia) ed un responso più definitivo.Tribolo a stare seduta in macchina, ma vado
da sola. Quando mi consegnano il referto mi fermo un attimo prima di uscire per
leggere il contenuto nella busta. Dalle
prime righe sembra che sia tutto normale e che vada tutto bene, l'ultima parte
invece dice così: grossa ernia discale enterale e paraenterale tra l5
S1......bla bla bla....Sento come un calo di pressione che mi arriva fino ai piedi
la pressione che mi va giù e gli occhi che mi si riempionio di lacrime senza
che me ne accorga.
Rimango seduta un attimo con i fogli in mano e la testa vuota. Un attimo
o forse qualche minuto. Poi "torno". Esco dal centro chiamo Anny e
glielo comunico. Questo è quanto, non so altro. Al rientro mi attivo subito,
sento il mio medico, un amica che è del settore, il mio ex moroso
fisioterapista, faccio una visita fisiatrica e parto con le terapie.
Poi scopro di non poter avere la
copertura dall'assicurarazione che pensavo di avere e allora è battaglia
aperta, (non passa) ma nel frattempo cambio subito ambulatorio e scelgo di
andare dove voglio io.
Parlo parlo parlo, sono fatta così, ho bisogno di condividere di
esorcizzare di confrontarmi. Le parole di una cara persona mi rimangono incise
nel cervello "bisogna che ora ti concentri su quello che puoi fare non su
quello che non puoi fare perchè altrimenti vai fuori di testa". Ed è
esattamente il mio modo di reagire alle cose sempre, ma la frase che riassume il
mio modo di essere pronunciata in quel modo ha più effetto di un iniezione.
Accontono l'idea di fare il giro del Bernina in bici, poi anche l'alternativa
che mi ero studiata per farlo a piedi. Accantono l'idea di fare, per il
momento, quello che ho sempre fatto.
Riprendo lo yoga, tiro fuori libri che avevo già vado a rivedermi e
ristudiarmi correttamente le posizioni, cerco informazioni sull'argomento, vado
in biblioteca prendo libri e cerco una palestra dove fanno yoga pilates back
schol. Ovviamente ad agosto sarà tutto chiuso, ma mi informo e m metto
nell'ottica di cambiare un po'di cose per far di tutto per conoscere bene
quello che ho, cosa fare e come superarlo.
Non è così facile. Un po' me la racconto anche ma ho bisogno di farlo.
Non è facile trovare una quadra quando la tua vita è ogni giorno arrivare a
casa dal lavoro e andare a correre, in bici, a nuotare, quando, lo sport
all'aria aperta non è soltanto un hobby, uno svago o un passatempo, ma un vero
e proprio stile di vita.
Ma so che ogni cosa non capita per caso.
Come non è un caso che questa cazzo di ernia mi sia uscita dopo due mesi
che ero ferma con il nuoto per aver avuto dei problemi alla spalla, sicuramente
ci sarà un motivo per cui ora non posso continuare a fare quello che facevo.
Non sarà facile trovare una quadra in un rapporto che nasce prima di
tutto da passioni, modi di vivere e di prendere la vita che ci accomunano,
dall'amicizia e dalla complicità.
L'importante è, sarà, essere, sentirsi uniti nel momento del bisogno,
dare tempo al tempo, assecondare l'evolversi delle cose.
…..E poi ci sono quelle persone che pur non vedendo mai sono strapresenti
nella tua vita. Come un messaggio che mi arriva dalla Nigeria, nel bel mezzo
della notte mentre mille pensieri mi impediscono di dormire, da un amico che,
non si sa come, sembra che senta il tuo pianto da lontano….o le parole di
quella ragazza di cui mi hanno sempre parlato che ci siamo viste solo una volta
di sfuggita, io di ritorno da un mio viaggio, lei con il pancione all’inizio di
un altro meraviglioso viaggio “ogni cosa ha il suo momento”.
Nulla avviene per caso….nemmeno gli incontri che sembrano meno
significativi. Poi ogni cosa, a suo tempo, si deposita, trova una collocazione
nello spazio della tua vita e diventa parte dii essa in qualche modo per sempre……
lunedì 24 giugno 2013
Trecking sul crinale
Mentre scalavo il rosa ero quasi certa di avere un paio di costole rotte(tanto per quelle non ci si può fare nulla), ma ancora non sapevo di avere anche la spalla rotta....Dall'ecografia e una successiva risonanza risultava che l'omero mi si fosse crepato proprio nel punto in cui si innesta un tendine che si chama sovraspinato. La crepa dell'omero provocava un infiammazione che spingeva sul tendine che a sua volta di conseguenza si era infiammato e spostato dalla sede. Così mel'hanno spiegata o per lo meno così l'ho capita. Nel momento in cui ho capito quello che avevo e quello che ho rischiato (la spalla e i tendini in generale sono una gran menata....) ho abbassato la cresta e per una volta ho dato retta a tutti i vari medici e specialisti con cui ho parlato: riposo assoluto, e almeno una settimana di laser e tecar.
Da subito mi sono resa conto di quante cose non si possono fare con una spalla fuori uso e la consapevolezza di quello che avrei potuto causarmi mi ha frenato ancora di più a fare tutto.
Per fortuna adoro cammnnare, mi piace la zona in cui da un anno a questa parte sono venuta a vivere e soprattutto sono stata mossa sia dalla curiosità di conoscerla ed esplorarla sia dalla mia voglia inrefrenabile che ho sempre di muovermi.
In due settimane di mutua cammino in lungo e in largo per ore e ore per kilometri e kilometri su e giù per le prime colline modenesi tra sentieri battutti e sentieri "inventati". Incontrato gente, faccio chiacchere con i contadini, porto in giro la mamma di Anny ( che non so come abbia fatto a sopravvivermi...) e quando con la terapia la spalla ha iniziato a stare meglio dal camminare sono passata al correre appassionandomi sempre di più. Sono stata con Anny in toscana a Punta Ala e mentre lui e i nostri amici erano a scorrazzare in bici io ho camminato per 60 km in due giorni su e giù per le colline....insomma un'altra droga!!!!
Dopo che con la spalla iniziavo a stare decisamente meglio ecco che la settimana scorsa mi viene la tracheite....checcazzo!!!!!Tre giorni di antibotico e cortisone....una bella smazzata per l mio fisico. Nel we decido comunque di andare con Anny nel versante bolognese delle nostre montagne. Mentre lui va in giro con sergione la mia idea è quella di rilassarmi e magari anche andarmene un po' alle terme...d'altra parte cosa posso fare messa così. A Lizzano ci salutiamo, io prendo il furgo di Anny con l'idea di andare verso Porretta. Quando vedo il bivio per Pianacco la macchina volta da sola.Dopo un oretta che gironzolo fra i boschi reincontro anche Anny e il Sergione che non si meravigliano di trovarmi li. Ci salutiamo e visto che ormai le gambe hanno iniziato a scaldarsi continuo a salire fino ad arrivare a monte pizzo.
Passo dopo passo inizio davvero a stare meglio ma visto che sono ancora convalescente mi dico di non esagerare. Mi incammino per tornare verso Pianaccio, quando mi trovo davanti ad un bivio. Se percorro lo stesso sentiero che ho fatto all'andata in meno di un'ora arrivo giù, altrimenti passando per monte grosso ci la tabella mi indica tre ore. Le gambe mi portano da sole. Il sentiero è battuto pochissimo e segnato anche meno, il gps mi si scarica e continuo andare in mezzo al bosco seguendo la cartina. Quando finalmente raggiungo la vetta fuori da bosco a 1530 metri la visuale è fantastica. il lato bolognese dell'appennino è davvero selvaggio e imponente. Davanti a me oltre alla vallata il piccolo borgo di monte Acuto e sulla mia destra l'imponente Corno. Mi ritornano in mente tutti i giri che mi sono fatta in solitaria in bici e a piedi quando mi allenavo per il mio viaggio in Patagonia....ma quanto mi piace "esserci"!!!!
Dopo essermi "respirata il panorama" ricomincio a scendere per, arrivare a Pianaccio è ancora lunga. Non appena sbuco al paese vedo Anny e il Sergione che stanno risalendo dalla parte opposta da quella in cu arrivo io. Se ci fossimo messi d'accordo non saremo riusciti ad essere così puntuali!!!foto
Dopo un paio di birre salutiamo il Sergione e andiamo a dormire con il furgo a Segavecchia. Ottimo punto di partenza, ma soprattutto d'arrivo per un bel treck non solo per la poszione, ma perchè i ragazzi del rifugio hanno la birra reno. Una birra artigianale fatta nel bolognese che è una delle migliori che abbia mai sentito. Lo scopo del trecking è tornare per scolarci almeno una di quelle fantastiche birre che ci facciamo tenere in fresco dal gestore.
Facciamo un bellissimo treck che ci porta fino alla cima del corno poi non contenti allunghiamo ci facciamo di corsa fino allo scaffaiolo, e da li torniamo in dietro per il passo del cancellino approfittando a pulire un po' il sentiero durante la discesa.foto
Anche questo we non ci risparmiamo. Anny ha un appuntamento che aspetta da mesi: il Front raduno.
Io è da due mesi che non tocco la bici, ho voglia di pedalare e di testare la gamba. Andiamo insieme e mentre lui sarà a sorrazzare a velocità folli per quei sentieri dove piacerebbe essere anche a me io parto con l'idea di farmi un giro tranquillo e pedalato tanto per rimettere in moto la gamba.
Arriviamo a capanna tasson il venerdì sera e incontriamo Andrea. Lo salutiamo e mentre io gli racconto cosa mi è successo alla spalla e cosa avrei intenzione di fare l'indomani, un tipo al tavolo di fianco decide d non farsi i caxxi sui e mi sconsiglia vivamente di andare a sollecitare la spalla e di rischiare. Mi sembra di capire che è uno che qualcosa ne sa, lo prendo come un segno del destino e a malincuore decido di ascoltarlo e non tirare giù la bici dalla macchina e di spararmi altri due giorni di cammino e di corsa sull'appennino.
Sabato parto dalla croce arcana e mi incammino verso il cimone. Incontro la Michelle che invidio un po' per il lavoro che fa (gurdia parco) e per un po' ci perdiamo piacevolmente in chiacchere finchè lei non mi spedisce via "dai che è lunga!!!"e inizio a trottatare di buona gamba sul crinale. Ritrovo cima tauffi sulla quale c'ero stata con la neve sugli sci alcun mesi prima. Continuo per il lancino e via fino a libro aperto. Da li inizio a scendere per il sentiero 433 che passa il pizzo dei sassi bianchi per arrivare fino ai taburri. Li mi fermo a prendere un caffè e a far due chiacchere con la gestrice,dove lei mi racconta di quanto sia stata difficile la stagione appena passata....
Saluto e riprendo a salire fino a raggiungere il passo del colombino. Da li ci sarebbe il bivio per andare a capanna tassoni, ma ormai che ci sono allungo un po' per arrivare anche sul monte lancio.
Mi godo la splendida vista prima di rientrare nel bosco e ricominciare a scendere.treck croce arcana taburri
Durante la discesa incontro tutti i bikers del raduno, gianlu71, Casarein, Jerry, kevin.....felice di incontrarli saluto e proseguo fino a capanna dove poi dovrei incontrarmi di nuovo con Anny e con tutti. Prima di arrivare incontro anche Luigi, Pietro, bsth...Pietro mi dice che a capanna c'è la sua morosa "si chiama Laura e ha una felpa blu se ti va di fare due chiacchiere è da sola..."
All'arrivo faccio due chiacchiere con Clemente poi mi presento a Laura e ci perdiamo in chiacchiere fino a che non ritorna anche Pietro.
Rimaniamo un po' in compagnia poi loro mi salutano per andare al Budale dove hanno la loro tenda. Ma i ragazzi del raduno????Mha!
Riesco ad aspettare circa un'altra oretta, ma quando vedo che non arrivano decido di tornare al furgo su alla croce. Prendo il bosco e in 40 minuti sono su. Il tramonto mi aspetta....finalmente un po ' di relax!!!!
Dopo una mezz'oretta vedo arrivare una macchina:sono Anny e Sergione!!!!!
Sergione scarica Anny sale un attimo sul furgo per salutare poi torna giù "a domani!!!"
C'è una meravigliosa luna piena che splende su di noi e che illumina il crinale!!!!
Passimo una notte un po' agitata, un po' perchè dei ragazzi decidono di stendere un panno e piazzarsi davanti al nostro furgo per bere ridere e chiacchierare (che ben venga ma caxxxxxoooooo!!!!propro li????!!!), un po' perchè io faccio strani sogni....mha!!!!La mattina ci svegliamo per ammirare un alba stupenda, ci rimettiamo a dormire per poi risvegliarci più tardi. Mentre facciamo colazione descrivo a Anny il giro che ho in mente di fare. Lui scende da furgo per andare a far pipì. Prima di rientrare vedo che si ferma a guardare verso la tosca. Quando torna mi dice che se mi fa piacere viene con me.
Eccheccazzo certo che mi fa piacere!!!Però so anche quanto ci tiene al raduno....sicuro?
Decisione presa, si parte,, lasciamo un cartello sul furgo per gli amici del raduno e via
Passiamo a salutare di nuovo Michelle che sta lavorando allo scaffaiolo e facciamo un lunghissimo treck passando per il corno scendando ai balzi dell'ora, per poi arrivare sulla nuda e fiondarci a razzo giù fino a madonna dell'acero. Da li le meravigliose cascate del Dardagna
e poi su fino al passo della riva, passo del lupo, ancora crinale spigolino e croce arcana. Alla fine il gps segna 24 km per 1430 di dislivello. Gran giro!!!Foto
Con molto dispiacere non riusciamo ad arrivare in tempo per salutare i ragazzi del raduno. Capanna Tassoni Anny recupera la bici mentre aspettiamo Clemente Sergione Frenck e kevin che tornano dai ponti dove hanno salutato tutt gli altri.....si dovrà recuperare!!!
Da subito mi sono resa conto di quante cose non si possono fare con una spalla fuori uso e la consapevolezza di quello che avrei potuto causarmi mi ha frenato ancora di più a fare tutto.
Per fortuna adoro cammnnare, mi piace la zona in cui da un anno a questa parte sono venuta a vivere e soprattutto sono stata mossa sia dalla curiosità di conoscerla ed esplorarla sia dalla mia voglia inrefrenabile che ho sempre di muovermi.
In due settimane di mutua cammino in lungo e in largo per ore e ore per kilometri e kilometri su e giù per le prime colline modenesi tra sentieri battutti e sentieri "inventati". Incontrato gente, faccio chiacchere con i contadini, porto in giro la mamma di Anny ( che non so come abbia fatto a sopravvivermi...) e quando con la terapia la spalla ha iniziato a stare meglio dal camminare sono passata al correre appassionandomi sempre di più. Sono stata con Anny in toscana a Punta Ala e mentre lui e i nostri amici erano a scorrazzare in bici io ho camminato per 60 km in due giorni su e giù per le colline....insomma un'altra droga!!!!
Dopo che con la spalla iniziavo a stare decisamente meglio ecco che la settimana scorsa mi viene la tracheite....checcazzo!!!!!Tre giorni di antibotico e cortisone....una bella smazzata per l mio fisico. Nel we decido comunque di andare con Anny nel versante bolognese delle nostre montagne. Mentre lui va in giro con sergione la mia idea è quella di rilassarmi e magari anche andarmene un po' alle terme...d'altra parte cosa posso fare messa così. A Lizzano ci salutiamo, io prendo il furgo di Anny con l'idea di andare verso Porretta. Quando vedo il bivio per Pianacco la macchina volta da sola.Dopo un oretta che gironzolo fra i boschi reincontro anche Anny e il Sergione che non si meravigliano di trovarmi li. Ci salutiamo e visto che ormai le gambe hanno iniziato a scaldarsi continuo a salire fino ad arrivare a monte pizzo.
Passo dopo passo inizio davvero a stare meglio ma visto che sono ancora convalescente mi dico di non esagerare. Mi incammino per tornare verso Pianaccio, quando mi trovo davanti ad un bivio. Se percorro lo stesso sentiero che ho fatto all'andata in meno di un'ora arrivo giù, altrimenti passando per monte grosso ci la tabella mi indica tre ore. Le gambe mi portano da sole. Il sentiero è battuto pochissimo e segnato anche meno, il gps mi si scarica e continuo andare in mezzo al bosco seguendo la cartina. Quando finalmente raggiungo la vetta fuori da bosco a 1530 metri la visuale è fantastica. il lato bolognese dell'appennino è davvero selvaggio e imponente. Davanti a me oltre alla vallata il piccolo borgo di monte Acuto e sulla mia destra l'imponente Corno. Mi ritornano in mente tutti i giri che mi sono fatta in solitaria in bici e a piedi quando mi allenavo per il mio viaggio in Patagonia....ma quanto mi piace "esserci"!!!!
Dopo essermi "respirata il panorama" ricomincio a scendere per, arrivare a Pianaccio è ancora lunga. Non appena sbuco al paese vedo Anny e il Sergione che stanno risalendo dalla parte opposta da quella in cu arrivo io. Se ci fossimo messi d'accordo non saremo riusciti ad essere così puntuali!!!foto
Dopo un paio di birre salutiamo il Sergione e andiamo a dormire con il furgo a Segavecchia. Ottimo punto di partenza, ma soprattutto d'arrivo per un bel treck non solo per la poszione, ma perchè i ragazzi del rifugio hanno la birra reno. Una birra artigianale fatta nel bolognese che è una delle migliori che abbia mai sentito. Lo scopo del trecking è tornare per scolarci almeno una di quelle fantastiche birre che ci facciamo tenere in fresco dal gestore.
Facciamo un bellissimo treck che ci porta fino alla cima del corno poi non contenti allunghiamo ci facciamo di corsa fino allo scaffaiolo, e da li torniamo in dietro per il passo del cancellino approfittando a pulire un po' il sentiero durante la discesa.foto
Anche questo we non ci risparmiamo. Anny ha un appuntamento che aspetta da mesi: il Front raduno.
Io è da due mesi che non tocco la bici, ho voglia di pedalare e di testare la gamba. Andiamo insieme e mentre lui sarà a sorrazzare a velocità folli per quei sentieri dove piacerebbe essere anche a me io parto con l'idea di farmi un giro tranquillo e pedalato tanto per rimettere in moto la gamba.
Arriviamo a capanna tasson il venerdì sera e incontriamo Andrea. Lo salutiamo e mentre io gli racconto cosa mi è successo alla spalla e cosa avrei intenzione di fare l'indomani, un tipo al tavolo di fianco decide d non farsi i caxxi sui e mi sconsiglia vivamente di andare a sollecitare la spalla e di rischiare. Mi sembra di capire che è uno che qualcosa ne sa, lo prendo come un segno del destino e a malincuore decido di ascoltarlo e non tirare giù la bici dalla macchina e di spararmi altri due giorni di cammino e di corsa sull'appennino.
Sabato parto dalla croce arcana e mi incammino verso il cimone. Incontro la Michelle che invidio un po' per il lavoro che fa (gurdia parco) e per un po' ci perdiamo piacevolmente in chiacchere finchè lei non mi spedisce via "dai che è lunga!!!"e inizio a trottatare di buona gamba sul crinale. Ritrovo cima tauffi sulla quale c'ero stata con la neve sugli sci alcun mesi prima. Continuo per il lancino e via fino a libro aperto. Da li inizio a scendere per il sentiero 433 che passa il pizzo dei sassi bianchi per arrivare fino ai taburri. Li mi fermo a prendere un caffè e a far due chiacchere con la gestrice,dove lei mi racconta di quanto sia stata difficile la stagione appena passata....
Saluto e riprendo a salire fino a raggiungere il passo del colombino. Da li ci sarebbe il bivio per andare a capanna tassoni, ma ormai che ci sono allungo un po' per arrivare anche sul monte lancio.
Mi godo la splendida vista prima di rientrare nel bosco e ricominciare a scendere.treck croce arcana taburri
Durante la discesa incontro tutti i bikers del raduno, gianlu71, Casarein, Jerry, kevin.....felice di incontrarli saluto e proseguo fino a capanna dove poi dovrei incontrarmi di nuovo con Anny e con tutti. Prima di arrivare incontro anche Luigi, Pietro, bsth...Pietro mi dice che a capanna c'è la sua morosa "si chiama Laura e ha una felpa blu se ti va di fare due chiacchiere è da sola..."
All'arrivo faccio due chiacchiere con Clemente poi mi presento a Laura e ci perdiamo in chiacchiere fino a che non ritorna anche Pietro.
Rimaniamo un po' in compagnia poi loro mi salutano per andare al Budale dove hanno la loro tenda. Ma i ragazzi del raduno????Mha!
Riesco ad aspettare circa un'altra oretta, ma quando vedo che non arrivano decido di tornare al furgo su alla croce. Prendo il bosco e in 40 minuti sono su. Il tramonto mi aspetta....finalmente un po ' di relax!!!!
Dopo una mezz'oretta vedo arrivare una macchina:sono Anny e Sergione!!!!!
Sergione scarica Anny sale un attimo sul furgo per salutare poi torna giù "a domani!!!"
C'è una meravigliosa luna piena che splende su di noi e che illumina il crinale!!!!
Passimo una notte un po' agitata, un po' perchè dei ragazzi decidono di stendere un panno e piazzarsi davanti al nostro furgo per bere ridere e chiacchierare (che ben venga ma caxxxxxoooooo!!!!propro li????!!!), un po' perchè io faccio strani sogni....mha!!!!La mattina ci svegliamo per ammirare un alba stupenda, ci rimettiamo a dormire per poi risvegliarci più tardi. Mentre facciamo colazione descrivo a Anny il giro che ho in mente di fare. Lui scende da furgo per andare a far pipì. Prima di rientrare vedo che si ferma a guardare verso la tosca. Quando torna mi dice che se mi fa piacere viene con me.
Eccheccazzo certo che mi fa piacere!!!Però so anche quanto ci tiene al raduno....sicuro?
Decisione presa, si parte,, lasciamo un cartello sul furgo per gli amici del raduno e via
Passiamo a salutare di nuovo Michelle che sta lavorando allo scaffaiolo e facciamo un lunghissimo treck passando per il corno scendando ai balzi dell'ora, per poi arrivare sulla nuda e fiondarci a razzo giù fino a madonna dell'acero. Da li le meravigliose cascate del Dardagna
e poi su fino al passo della riva, passo del lupo, ancora crinale spigolino e croce arcana. Alla fine il gps segna 24 km per 1430 di dislivello. Gran giro!!!Foto
Con molto dispiacere non riusciamo ad arrivare in tempo per salutare i ragazzi del raduno. Capanna Tassoni Anny recupera la bici mentre aspettiamo Clemente Sergione Frenck e kevin che tornano dai ponti dove hanno salutato tutt gli altri.....si dovrà recuperare!!!
lunedì 13 maggio 2013
Monte Rosa skialp
Venerdì mattina . Il braccio destro mi fa male tanto che non
riesco ad alzarlo e le costole in basso a sinistra anche. Scesa dal treno mi
fermo alla farmacia della stazione e mi prendo una scatola di cerotti e una di
bustine antidolorifici. Una volta pagato, mi metto in disparte un attimo mi
tiro su la maglia mi metto due cerotti, mi tracanno una bustina e via che vado
a prendere la bici per raggiungere il mio posto di lavoro.
La caduta in bici di mercoledì sera si fa sentire...
“Questo fine settimana mi rilasso!!!” dico con la mia
collega. “Si si, con sto male al braccio me ne sto buona buona , sarei da... sai
un agriturismo in mezzo al nulla con un tipo che mi fa un corso di cucina
vegana…hahah,ma dai scherzi a parte magari mi metto li ed è la volta buona che imparo anche a
cucinare qualcosa….si dai relax totale!!!”
Declino la richiesta di un amico che ci invita ad
arrampicare “con sto braccio non ce la faccio…” e valuto di partire per il
lecchese dove dei nostri amici si ritrovano per un giro in mtb. Ho una gran
voglia di rivederli, ma viste le mie condizioni penso ad un alternativa treck
mentre loro pedalano per poi ritrovarci “alla birra”.
Dopo pranzo Marco mi manda un messaggio “cosa facciamo
domani!?” e io gli rispondo mandandogli un linck su” we rilassanti in bagni di
birra”
Poi mentre sono al pc mi arriva un messaggio da Simone :”domani
e domenica vi va di andare sul rosa?”
Azzz!!!!!!Giro subito il messaggio a Marco, sono entusiasta
e non penso più ai mie dolori!!! “ma non stai male??!!!mi dice “ma no dai poi
dobbiamo muovere le gambe mica le braccia, mi prendo qualche antidolorofico….”
Ritorniamo ai nostri relativi lavori senza darci una
risposta e quando a casa ci troviamo faccia a faccia non importa che ci diciamo
niente. Chiamo Simone per accordi e iniziamo a preparare la roba.
Cerchiamo di fare lo zaino più leggero possibile, ma siccome
Simone mi dice che il rifugio è chiuso ci prepariamo al bivacco con cibo
pentolini e fornellino portatile.
Verso le dieci finalmente mi fermo, accendo il pc e inizio a
studiarmi l’itinerario….e mi accorgo che il rifugio è aperto!!!!!!!!Mando un
messaggio a Michele (altro compagno della spedizione) che dopo qualche minuto
mi richiamo dicendo di aver già prenotato!!!!E per fortuna, visto le temperature
che ci aspettano!!!!!
Insomma ormai la macchina è in moto e non si può più
fermare!Ci siamo Io Anny (perché se lo chiamo Marco non mi risponde..) Simone
Michele che ci eravamo già “provati la febbre” sul grampa e a noi si unisce
anche Giorgio, che capiamo subito che di montagna ne ha masticata e ne mastica
a manetta!
Primo Giorno.
La sveglia è alle 4,30 del mattino nel giro di un oretta ci
raduniamo tutti, riempiamo la nostra macchina e partiamo. Verso le 10:30 siamo
già a Staffal, ci carichiamo zaino e sci e ci incamminiamo verso il
luuuuuuuungo lunuunghisssimo sentiero che ci porterà alla nostra prima tappa al
rifugio città di mantova.
Partiamo tranquilli…sappimo di avere tutta la giornata
davanti e quasi 1800 metri di dislivello da fare….e dobbiamo tenercene anche
per domani di forza!
Vicino al parcheggio che ci lasciamo alle spalle c’è un
elicottero che fa avanti e indietro per scaricare immondizia, caricare viveri e
clienti per portarli al rifugio. Ci facciamo una risata all’idea di pagare 50
euro a cranio e prenderlo anche noi e ci incamminiamo verso le piste.
Dopo un paio d’ore le lasciamo il sentiero per immergerci in
un paesaggio maestoso e selvaggio. Oltre a noi ci sono solo altri due ragazzi
che salgono con molta fatica.
Il sole il caldo e la fatica ci cuociono letteralmente passo
dopo passo. Dopo i tremila un po inizia a farsi sentire anche la quota,
forse,ma forse è anche tutto l’insieme di cose..
Dopo quasi 6 ore con molta calma finalmente raggiungiamo il
rifugio. Sono stanca, ma sento che le mie gambe ce la possono ancora fare.
Il panorama intorno a noi è semplicemente maestoso! Da ogni
lato in cui ci giriamo siamo circondati da un mare di montagne….di enormi
montagne!!!!la nostra carica emotiva è ancora più forte della stanchezza.
Dopo aver ammirato la bellezza e l’unicità del panorama ci
ritiriamo al calduccio del rifugio per scaldarci mangiare, bere e recuperare le
nostre forze
Domenica giorno due:
la sveglia è alle 4,30. Con fatica sgusciamo fuori dal
calduccio dei nostri lettucci e tra luci di frontali e tintinnii di moschettoni
prepariamo velocemente lo zaino per scendere a far colazione.
Mi metto altri due cerotti antidolorifici. Costole e braccio
a freddo si fanno sentire un bel po’. La mia forma fisica fa schifo e sono
molto perplessa.
A fare colazione con gli altri sono agita, indecisa
perplessa e parlo poco. Pensare di uscire con quel freddo e con il male che ho
addosso mi fa pensare “ma chi me lo fa fare!!!!?”
Simone mi sprona a provare comunque. Male che vada torni
indietro!”
In cuor mio so che se parto da li non esiste un tornare
indietro.
Siamo pronti. Anche io mi carico lo zaino sulle spalle e
vado. Sono stanca continuo ad essere perplessa. Passata la prima gobba ci
troviamo di fronte al primo pendio ripido.
Raggiungo Marco e gli rompo le palle con le mie perplessità. Insieme
raggiungiamo Giorgio e Simone. Sono per scendere. Ancora una volta Simone mi sprona
ad andare avanti. Devo decidere li prima della zona crepacciata. Da li in poi si continua solo insieme. Li
saluto e li faccio andare avanti. Anny mi saluta dicendomi che sono coraggiosa perché
lui non ce l’avrebbe mai fatta a rinunciare. Lo vedo andare. Mi guardo attorno,
il freddo è estremo. NON CE LA FACCIO A CAVARMI GLI SCI E A SPELLARE Non ce la
faccio proprio!Mi metto l’animo in pace e riprendo a marciare. Dopo un po’
Marco si gira e vedendomi mi aspetta. “Lo
sapevo!”.
Più si va avanti più il freddo si fa sentire. Nonostante la
fatica e il fatto che ci si muova non ci si riesce a scaldare nemmeno un po’. Siamo ancora all’ombra, ma il sole sta
iniziando ad alzarsi in cielo e riflettendo sulle vette ci regala un paesaggio
incredibilmente bello unico, maestoso, che mi ricorda il perché di essere li.
Michele è avanti già da un po’e anche Marco ha decisamente un passo più veloce
del mio. Io Simone e Giorgio procediamo quasi sempre insieme ognuno con il suo
passo. Il freddo e la quota rendono quella salita molto più faticosa di quella
del giorno prima. Mi sento stremata. Simone mi incita ad alzare lo sguardo e a
guardare le vette: cazzo si vede anche il Monviso!!!
Sono estasiata dalla bellezza del paesaggio attorno ma nello
stesso tempo non vedo l’ora di arrivare. Il respiro si fa affannoso, rallento
il passo inizio a contare. 8 passi e prendo fiato, se va bene riesco a farne 15
se entro in trip una trentina poi mi fermo di nuovo per cercare di prendere
boccate di ossigeno e ripartire. Arriviamo sotto un enorme seracco.
Impressionate…davvero ma davvero impressionante!!!!Meglio non perderci tempo
sotto. Prendiamo tutto il fiato che abbiamo in corpo e cerchiamo di radunare
tutte le nostre energie residue per superare il tratto più in fretta possibile.
Poi finalmente ci raggiunge il sole….magra consolazione visto che la
temperatura non accenna nemmeno un po’ ad aumentare.
Per pochi minuti ci riaccordiamo anche con Marco. Non si
riesce a star fermi per il freddo. Capanna Margherita si vede già . Marco si
rimette lo zaino in spalla dicendo “faccio l’ultima tirata fino a su”. E si
allontana velocemente. La fatica e il freddo estremi di quell’ultimo tratto me
li ricorderò per un bel po’.
Conto i passi, il respiro è affannato mi viene da chiudere
gli occhi dalla stanchezza. Ho la gola secca ma non riesco a bere perché l’acqua
nel tubino del mio camel beg ovviamente è ghiacciata. Ho bisogno di zuccheri.
Mi fermo un attimo per tirare fuori dallo zaino una barretta ghiacciata che sgranocchio
in tre bocconi. Tre passi e respiro, otto passi e respiro uno due tre….improvvisamente
mi ritrova appena sotto alla capanna margherita. Tempo di alzare lo sguardo e
le nuvole arrivano a ricoprire tutto di bianco. Dietro di me sento la voce di
Simone che mi raggiunge “dai che ci siamo!” poi quella di Giorgio:”io tornerei
giù da qua!”.
Davanti a me ci sono gli sci di Marco e Michele che hanno
piantato nella neve per salire con i ramponi.
Grandi!!!Lo sapevo che Marco era già su!
Io mi sento già al traguardo. Capanna margherita è pochi
metri sopra la mia testa ma decido di cavare le pelli li. Mentre prepariamo
tutto Marco e Michele ci raggiungono, senza bisogno di chiamarli. Ci si
capisce.
Si scende solo insieme!
Nel momento in cui partiamo per la discesa si ricopre
nuovamente tutto. Non riusciamo a vedere assolutamente niente, siamo solo noi 5
e per un attimo ho come l’impressione che galleggiamo nel vuoto. Marco tira
fuori il gps e lentamente iniziamo a seguire con molta cautela la traccia.
Finalmente sentiamo anche delle voci e gli andiamo incontro. Sono un gruppetto di
alpinisti che avanzano verso la vetta e che per riferimento avevano appena
piantato una sonda nella neve con il sacchettino che sventolava sulla sommità.
Il vento finalmente spazza via le nuvole rendendo migliore
la visibilità così che noi possiamo fare con più tranquillità la nostra
discesa.
Incontriamo farina da subito, poi ghiaccio che ci disfa le
gambe. Come già sapevo anche la discesa diventa altrettanto faticosa! Ho i
quadricipiti che fumano!!
Nonostante i 900 metri di dislivello raggiungiamo velocemente
di nuovo il rifugio Mantova e per quanto il tempo inizi ad essere più instabile
decidiamo di fermarci un attimo per riprenderci. Siamo tutti troppo stremati (o
per lo mene parlo per me…). Ho bisogno di reidratarmi, di mangiare qualcosa e
soprattutto di scaldarmi. Dentro ordino un te caldo e una fetta di torta anche
se faccio fatica sia a mangiare che a bere.
Dal rifugista impariamo che sulla vetta davano una
temperatura di -19/-20 gradi!!!!!E per forza non ci si scaldava!!!!!
Sono ridotta ai minimi termini, mi sento la febbre, sono
BOLLITA. Quando poi ci metto 5 minuti per riuscire a rinfilarmi uno scarpone,
inizio a chiedermi come farò a scendere da li.
Ci sono ancora quasi 1800 metri di dislivello in discesa da
fare…..AIUTOOOOO!!!!!
Quella tappa sarà però salvavita!!!!!Non perdiamo troppo
tempo per non raffreddarci i muscoli e quando usciamo sta nevicando.
Iniziando a scendere la temperatura finalmente si fa più
umana! Siamo ancora sotto zero, ma a noi sembra caldo.
La neve è abbastanza facile io al di là di ogni mia
aspettativa mi riprendo e mi godo una lunga discesa fantastica!!!!!
Provo a fare anche un ripido canalino con neve valangata
dove Marco e Michi scendono in men che non si dica,mentre io ci metto un po,
con un paio di belle cadute anche che vanno a dare il colpo di grazia alle mie
costole e al mio braccio già doloranti…ma di questo me ne renderò conto dopo
quando i miei muscoletti si raffredderanno….
Superato il canalino iniziamo a seguire una traccia diversa
da quella dell’andata, passiamo per uno splendido sentiero innevato a
mezzacosta il paesaggio è ancora selvaggio e mozzafiato fino a che non
raggiungiamo le piste.
Ci lasciamo alle spalle tutta la fatica e come cinque bimbi
felici ci divertiamo a scendere prendendo velocità fin che neve ce lo
permette!!!!
E’ fatta!!!!Arrivati al sentiero ci fermiamo per cavarci gli
sci e metterceli in spalla. Siamo stremati, ma la nostra felicità ci riempie di
gioia!
Io e Marco ci giriamo un ultima volta per vedere cosa ci
lasciamo alle spalle….”prossimo we ci riposiamo vero?”
“Come no, ho già voglia di bici!!!!!”
Qui ci sono le poche foto che ho fatto io...quel che rimane dell' "impresa"
...e qui le foto del primo giorno di marco e foto del secondo fatte da Marco. Sono decisamente più delle mie...io si e no che "ne avevo" da badar li!!!!!:-)
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