Pochi metri di asfalto e ci infiliamo su per la famosa via Vandelli di cui ne percorreremo un bel tratto. Il giro inizia subito con delle rampe belle toste che ci fanno scaldare in fretta.....io anzichè scaldarmi sento di avere le gambe di piombo (forse per aver fatto "qualche vasca" il giorno prima..) e capisco di essere poco informa (continuo a trascurarmi un po' di febbricola). Conosco i pedalatori e per non essere di peso chiedo le chiavi della macchina ad Anatas. Ma non c'è storia, ormai siamo in sella e si và e quando si parte il giro sà dà finì!
Mi metto l'anima in pace e padalo. D'altra parte la giornata è davvero splendida e sarebbe un vero peccato non sfruttarla.
Dopo poco che pedaliamo ci accorgiamo che Beppe è rimasto un po' indietro. Quando ci riprende ci dice beatamente di essere caduto in una pozzanghera. Gamba e piede sinistro completamente fradici e infangati ma senza fare una piega ci ride su e contina a pedalare.
Superato il passo cento croci il secondo inghippo: Fabio rompe il cambio! L'unica cosa da fare è toglierlo e accorciare la catena, uguale pedalare in single speed!Ma ci vuole ben altro per fermarlo!
Qui Gianluca però iniza a sospettare che forse non farà in tempo a trovare la pasta calda al ritorno.
Proseguimo il nostro giro dovendo attraversare anche tratti poco pedalabili ma i panorami che ci circondano sono troppo belli e tra il cimone da una parte e il giovo dall'altra non sappiamo dove guardare!
Il giro continua ad essere bello tosto, ma noi continuiamo a pedalare fino a che non arriviamo all'alpesigula dove oltre che ad ammirarare il panorama ci fermiamo per mettere qualcosa sotto ai denti...Gianluca inizia ad abbandonare l'idea di riuscire ad essere a casa per il pranzo....
In effetti il giro si prospetta più lungo e più duro di quello che si pensava e anche il freddo comunque non aiuta. Facciamo una bella discesa a gradoni, ci infiliamo nel bosco arriviamo sotto a sasso tignoso dove lasciamo per un po' le nostre bici per raggiungere la cima. Il vento è davvero gelido e quando arriviamo su non abbiamo scampo e non ci da tregua, ma come sempre lo splendido panorama ci ripaga di ogni nostra fatica!
Non siamo ancora a metà giro e la strada non è certo tutta in discesa. Anatas alle 17:30 deve essere a Lama per l'iniziativa...
Fabio non ostante il single speed avanza senza fare una piega, iniziamo ad essere tutti cotti, ma nessuno di noi si lamenta e continuiamo a pedalare. Poco prima dell'arrivo Beppe fora, io vado avanti perchè temo di non riuscire più a ripartire se mi fermo.
Quando a 5 minuti dalla macchina Anatas si gira per dirmi che siamo arrivati, scivolo su una lastra di ghiaccio risciando di rompermi l'osso sacro! Sembra un giro ad eliminazione, ma alla fine ce la facciamo tutti ad arrivare!!!!
Io e Anatas smontiamo le bici alla velocità della luce le montiamo in macchina e ci fiondiamo giù a Lama.
Sono da poco passate le 17...giusto in tempo per la presentazione!!!ecco qui le foto di Anny
Grande Samanta, sei una Bikeressa con la ESSE maiuscola! (Povero Anny, :-)) ha trovato pane per i suoi denti!)
RispondiElimina