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"vivi una vita in cui ti riconosci"Tiziano Terzani

domenica 22 aprile 2012

Rivoli forte san Marco

Giretto improvvisato oggi per noi quattro pionieri (per un momento ho guardato Mazzi e ho pensato che fossimo in 5...) che ci lasciamo la bassa accarezzata dai raggi di un sole splendente per oltrepassare il po' e andare verso e oltre il veronese dove il cielo si oscurava sempre più!Arrivati a Rivoli partiamo fiduciosi soprattutto io che avevo letto sulle previsioni di 3bmeteo che la giornata era "particolarmente indicata a fare ciclismo" costeggiando la val d'adige. Dopo nemmeno un ora che pedaliamo iniziamo la "salitella" per raggiungere il forte san Marco. Sulle nostre teste il cielo si è fatto sempre più scuro, iniziamo a sentire il rumore del tuono (fischiettiamo e facciamo finta di niente) e le prime gocce iniziano a picchiettare sul nostro casco. Solo una piccola avvisiglia....Arriviamo su infatti che non piove più. Ci fermiamo un po' a smangiucchiare qualcosa e a guardare il panorama poi entriamo dentro al forte dove troviamo un paio di gruppi di ragazzi che giocano a fare la guerra. Mi fermo a scattargli una foto perchè non li avevo mai visti e mi sembrano veri soldati....in realtà mi mettono una gran tristezza, lo devo dire, ma scatto la foto li ringrazio e gli auguro comunque buon divertimento...
Usciti dal forte pedaliamo un po' e iniziamo la discesa. Inizio anche le imprecazioni per il terreno ciotoloso (tipico di quella zona), ma soprattutto per le mie perfomance.....a piedi! E' inutile la botta della caduta è stata pesa, mi sembra di non aver più il controllo della bici e brontolo come una caffettiera...finchè non me ne rendo conto e risparmio le mie pare a Luana che pazientemente scende dietro di me. Facciamo appena in tempo ad arrivare giù che ricomincia a piovere. Questa volta il cielo è di un grigio di quelli che sembra dir davvero..... Ci imbacucchiamo dentro ai nostri antipioggia (io lo metto sopra anche allo zaino perchè non ho il coprizaino..) e ci buttiamo in picchiata verso il furgone. Per dieci minuti picchia forte e ci bagniamo fino al midollo. Appena smette di piovere (in compenso...) si alza un vento forte e gelido. Quello che ci vuole dopo esserci completamente bagnati!!!! Arriviamo al furgone e purtroppo il nostro giretto finisce lì visto che sulle nostre teste sembra non smettere di piovere. Ci cambiamo e ci rifugiamo in un bar per la solita birretta di rito. Tempo quaranta minuti e torniamo fuori che il vento ha spazzato via tutte, ma proprio tutte le nuvole che erano in cielo...ma l'aria continua ad essere gelida.
E' prestino, ma ormai asciutti (e raffreddati) prendiamo la strada verso casa.

Sto giro dopo che a casa ho lavato e risistemato la bici decido di "finire di sudare" . Mi cambio e riparto a correre con ancora il fango addosso. Oggi è andata così....in realtà c'è un nuovo viaggio che mi frulla per la testa e l'idea dell'allenarmi ed essere pronta a tutto è già fissa nel mio cervelletto!!!:-) 
foto 

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