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"vivi una vita in cui ti riconosci"Tiziano Terzani

lunedì 12 marzo 2012

Canicciaie senza paracadute!!!



La colazione di questa mattina è più sostanziosa del solito...Otre al solito yogurt con i cereali aggingo polline miele e frutta secca. Il mio fisicaccio non è abituato agli antibiotici e va sostenuto! Non ho nè febbre nè sono raffreddata....ho solo sbattuto il muso contro la montagna!!!Ma facciamo un passo indietro.
La settimana scorsa vado finalmente a prendere la mia prima full. Una splendida dune della mondraker. Anny ci mette mano forcella appena revisinata e reggisella telesopico montati...ne viene fori una super bike che si fa dar del lei! Io non vedo l'ora di esserci in sella e provarla! Dopo il solito giro di chiamate e messaggi alla fine decidiamo di andare verso la toscana destinazione le Canicciaie. Come al solito siamo un bel gruppone: io Anny il sergione, Gianluca C.  Vigno, Ugò, finalmente conosco anche il mitico gigi (la storia della mtb!!!) e i suoi amici. Arriviamo a destinazione come al solito carichissimi. Il tempo di montare le bici allacciarci i caschi e partimo per pedalare verso il bosco. Ci aspetta una lunga lunghissima salita su una comoda carraia. C'è vento e più si sale più il vento si fa sentire. é un vento freddo ghiacciato che contrasta con la splendida giornata di sole. Durante parte della salita mi ritrovo a chiacchierare co Ugò un ragazzo cileno che vive in Italia da tanti anni. La fatica del pedalare, il vento forte e il fatto di parlare cileno fa si che la mia mente si ricolleghi presto al mio viaggio in patagonia.......per un po' perdo la cognizione spazio temporale e la mete vaga nei ricordi del viaggio più bello che ho fatto in vita mia.
Arriviamo fino ad un punto dove dobbiamo scavalcare una catena e da li la salita si fa ancora più dura e il vento anche. Ogni tanto ce lo troviamo a spingergi dietro le spalle e allora diventa una mano amica che ci facilita la salita ma spesso ce lo troviamo contro e siamo costretti ad aggrapparci bene al manubrio e a spingere forte sui pedali per non cadere. Finalmente dietro ad un tornante troviamo un attimo di riparo dal vento visto il sole che scalda approfittimo per una breve sosta dove mettere qualcosa sotto ai denti....e scattare qualche foto!
Dopo la breve tregua ripartiamo.Poco dopo giriamo di nuovo attorno alla montagna arriviamo ad un bivio dove la salita si fa ancora più pendente e tecnica finita la pacchia della carraia. Il vento si fa sempre più prepotente e la salita ci costringe a spingere la bici a mano per alcuni tratti. Arrivati in cima mi dicono che la salita appena fatta qualcuno l'aveva battezzata Shangai (se non vado errata), ma a me in una giornata così mi viene più da chiamarla "patagonia Express"!!!!
Finita la salita ci mettiamo le protezoni e ci prepariamo per il primo tratto della discesa. Inizio a provare la mia nuova dune...mi da sicurezza....tanta sicurezza....forse troppa!!!!
Dopo un breve tratto divertente ci ritroviamo su strada asfaltata dove aspettiamo Ugò e Vigno che ci avevano aspettato giù e ripartiamo per la seconda parte della discesa.
Discesina che si fa dar del lei da subito, tanto che alcuni tratti preferisco stare sul sicuro e falrli a piedi. Poi iniziano i saltini.....
I primi li guardo e scatto foto. Sembra così semplice quando si guarda gli altri.... Poi vedo Vigno davanti a me fare un salto che da dietro sembra una bazzecola. In quel momento mi si chiude l'embolo. Al posto del mio cervello c'è un cricetino che corre a manetta su una ruota. Io prendo la rincorsa e parto alla stessa velocità del cricetino. Cervello sull'off controllo zero! Pochi colpi di pedale la ruota di stacca dalla rampa dopo un secondo sento il tonfo sordo della ruota sulla terra e mentre sto pensando "è andata!!!!" vado a "baciare" la montagna! Il tutto succede in poche frazioni di secondo sto per rialzarmi ma sento la voce di Anny che mi grida di non muovermi. Faccio fatica ad aprire l'occhio sinistro vedo e sento solo terra su per il naso negli occhi in bocca fra i denti....azzo mi sto mangiando un pezzo di montagna!!!!Confusione: voci calpestio attorno a me terra acqua facce che mi passano davanti dio che freddo che fa inizio a tremare e nascondo la testa in mezzo alla mani "ma che cazzo è successo?!" Mi rialzo l'istinto è quello di tornare in sella me lo vietano in effetti sono imbarlata un bel po'.
Dei motociclisti ci danno indicazioni su come tornare sulla strada ( per una volta anche loro sono utili) ancora due km di sterrato da fare....la discesa era appena iniziata. Anny prende le bici io i caschi e iniziamo a scendere. Mi viene da cantare il suono della voce copre il dolore che sta iniziando ad uscire. Canto durante tutta la discesa contagiando anche Anny....due pazzi!!!!Faccio un paio di telefonate una per il lavoro e l'altra per la presentazione che devo fare giovedì....mi sento liquidare in fretta....che si noti che sono un attimo su di giri?
Finalmente arriviamo all'asfalto e dopo pochi metri Gigi ci viene incontro con la mia macchina. Carichiamo tutto e raggiungiamo gli altri ragazzi al parcheggio. Saluti e auguri di pronta guarigione poi io e Anny partiamo per l'ospedale più vicino che è a Prato.
Nota di merito per il trattamento e la gentilezza infinita con cui siamo stati accolti. Dico siamo prchè dopo avermi fatto tutti i raggi possibili immaginabili, tac, ed ecografia mi hanno tenuto dentro una notte in osservazione e hanno permesso ad Anny di rimanere con me spostandoci due barelle in una sorta di guardiola per farci dormire.
Prima volta in vita mia che mi attaccano una flebo al braccio, nestesia locale per 6 punti nel labbro inferiore interno, faccio tutte le visite "in fattanza" con gli occhi chiusi. Rispondo ai medici e agli infermieri quando loro mi chiedono perchè non apro gli occhi rispondo di aver tanta sonno e vogli di dormire. Anny non mi molla un attimo e a forza di girare reparti diventiamo "amici" di tutti!
Insomma riusciamo a sopravvivere anche a quest'avventura e dopo la nottata in depandance in ospedale ci facciamo anche una bella passeggiata per Prato prima di ripartire!
Non so ancora se ho preso paura o meno della caduta che ho fatto....so che da come mi hanno vista cadere mi è andata bene, molto bene. Credo che le cose non capitino mai per caso e ogni cosa ha un suo perchè....Farò bottino di questa esperienza.....e soprattutto ordinerò un casco integrale!!!!!!

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Forza Sammy, sei sempre il mito delle Bikeresse, Silvia in primis!
    Tieni botta e guarisci alla svelta!
    Hei, dalla foto non si era capito che razza di botta avevi dato ma leggendo...
    Ciao!
    By Timmy

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