Mentre scalavo il rosa ero quasi certa di avere un paio di costole rotte(tanto per quelle non ci si può fare nulla), ma ancora non sapevo di avere anche la spalla rotta....Dall'ecografia e una successiva risonanza risultava che l'omero mi si fosse crepato proprio nel punto in cui si innesta un tendine che si chama sovraspinato. La crepa dell'omero provocava un infiammazione che spingeva sul tendine che a sua volta di conseguenza si era infiammato e spostato dalla sede. Così mel'hanno spiegata o per lo meno così l'ho capita. Nel momento in cui ho capito quello che avevo e quello che ho rischiato (la spalla e i tendini in generale sono una gran menata....) ho abbassato la cresta e per una volta ho dato retta a tutti i vari medici e specialisti con cui ho parlato: riposo assoluto, e almeno una settimana di laser e tecar.
Da subito mi sono resa conto di quante cose non si possono fare con una spalla fuori uso e la consapevolezza di quello che avrei potuto causarmi mi ha frenato ancora di più a fare tutto.
Per fortuna adoro cammnnare, mi piace la zona in cui da un anno a questa parte sono venuta a vivere e soprattutto sono stata mossa sia dalla curiosità di conoscerla ed esplorarla sia dalla mia voglia inrefrenabile che ho sempre di muovermi.
In due settimane di mutua cammino in lungo e in largo per ore e ore per kilometri e kilometri su e giù per le prime colline modenesi tra sentieri battutti e sentieri "inventati". Incontrato gente, faccio chiacchere con i contadini, porto in giro la mamma di Anny ( che non so come abbia fatto a sopravvivermi...) e quando con la terapia la spalla ha iniziato a stare meglio dal camminare sono passata al correre appassionandomi sempre di più. Sono stata con Anny in toscana a Punta Ala e mentre lui e i nostri amici erano a scorrazzare in bici io ho camminato per 60 km in due giorni su e giù per le colline....insomma un'altra droga!!!!