Finalmente è estate è arrivato il caldo, al lavoro si respira già aria
di vacanza e finalmente posso dire di essermi messa a posto con la spalla e di
poter tornare in pista a fare tutto ciò che amo. Le ferie sono alle porte e
come sempre io ed Anny non abbiamo la più pallida idea di dove andremo, e quali
avventure andremo a vivere. L'unica certezza che abbiamo è che come lo scorso
anno partiremo con una cicloaplpinistica questa volta sul groppo del Bernina.
Un giro studiato "nei minimi dettagli" dal nostro amico RuttocK, che
nessuno ha ancora mai provato di farlo e che proprio per questo non vediamo
l'ora di essere i primi!!!
Ma manca ancora un mesetto, nel frattempo si sogna, si sta con gli
amici, ci si allena. E quale migliore evento per allenarsi e stare con gli
amici se non la Runeda!!!!!!!
Per chi non lo sa la runeda (laruneda.blogspot.com) è un bellissimo giro organizzato nella zona
di Zocca/Castel D'aiano, nella zona del nostro amatissimo basso appennnino,
nato per unire la passione della mtb alla valorizzazione del territorio.
Completamente autofinanziato, gli agriturismi e le aziende del posto si
preparano ad accogliere bickers affamati con la loro ospitalità offrendo
assaggi dei loro prelibatissimi prodotti della nostra terra.
Non c'è bisogno di darsi nessun appuntamento, ci si trova tutti li, la
grande "famiglia" dei Bikers, quelli che hanno solo voglia di
divertirsi, pedalare, stare all'aria aperta e condividere con gli amici!
Io e Anny arrivamo in ritardo, come al solito, e neanche a dirlo alla
partenza troviamo tutto il gruppo degli mftt e ovviamente i salami!
Ultimi a partire primi a divertirsi!!!!I salami si sono addirittura
studiati un percorso alternativo per riuscire ad arrivare prima ai ristori e
accaparrarsi i viveri!!!!
Purtroppo non tutte le cose vanno come uno pensa...
Siamo partiti da poco, giusto il tempo di riscaldarci, che durante una
salita, mentre sto parlano con Kevin, mi sento trafiggere la zona lombare della
schiena da un dolore improvviso e lancinante. Caccio un urlo, mi fermo, faccio
fatica a mettere i piedi a terra scendo faticosamente dalla bici il mio fisico
implora di essere allungato, mi stiro poi, sento il bisogno di buttarmi a terra
di allungare la schiena mi faccio anche aiutare dagli altri. Un gruppo di
ragazzi si ferma per vedre cosa è successo, io mi alzo e gli vado a chiedere se
hanno qualunque cazzo di cosa contro il dolore, anche fosse cancerogeno!!!!Una
ragazza mi allunga una boccetta di oki. Liquido?Non l'avevo mai preso! Chiedo
quante goccie bisogna prendere e mentre lei mi spiega modalità e quantità di
assunzione e mi sto già tracannando il boccettino e caccio giù finchè lei non
mi dice "credo che possa bastare!" e preoccupata mi toglie il
boccettino dalla mano.
Non sento nessun cazzo di effetto, ma sono in mezzo ad un bosco e non
posso rimanere li. Le gambe vanno ancora. Prima di risalire sulle bici gli
amici dopo tante insistenze,mi svuotano lo zaino si spartiscono la roba per
alleggerirmi il carico e ripartiamo. Grazie, lo sanno che certe cose a me non
vanno chieste e io non chiedo.
Capisco che non è cosa, capisco che vado solo perchè la muscolatura è
ancora calda, ma non è cosa.
Arrivati al primo ristoro smangiucchio qualcosa e mappa alla mano
troviamo il modo di tagliare per tornare alla macchina.
Anny mi accompagna.
Arrivo al furgone, Anny riparte per cercare di raggiungere gli altri
mentre io mi prendo un voltaren e vado a godermi una doccia nell'area
attrezzata.
Quando esco dalla doccia sento che le gambe sono deboli e mi reggono a
fatica. Mentre torno al furgo incontro anche Pierluigi, un amico del
cicloviaggiatore che come ogni anno, senza bisogno di darci appuntamento, ci
ritroviamo in quella occasione. Non ci eravamo ancora visti e mi fermo molto
volentieri a fare due chiacchie. Ci salutiamo dicendo che ci torneremo a vedere
sicuramente per cena...
In furgo cerco di riposarmi, non riesco a star ferma, mi fa male, sento
solievo solo quando metto le gambe per aria.
Nel frattempo sento Anny, ha trovato gli altri e sono ormai all'ultimo
ristoro.
Gli dico di finire con calma ma quando torna io ho bisogno di essere
portata al pronto soccorso.
Dopo infnite ore di attesa, due flebo che mi hanno fatto lo stesso
effetto di un bicchiere d'acqua fresca, dopo l'ipotesi ventilata di colica
renale, finalmente il responso dei rx.
Spondilosi. Si consiglia ulteriore esame risonanza magnetica per
accertamenti.
Nel giro di una settimana grazie al nostro perfetto ssn, riesco ad avere
un "comodo" appuntamento a Monselice (un'ora e mezzo circa da casa
mia) ed un responso più definitivo.Tribolo a stare seduta in macchina, ma vado
da sola. Quando mi consegnano il referto mi fermo un attimo prima di uscire per
leggere il contenuto nella busta. Dalle
prime righe sembra che sia tutto normale e che vada tutto bene, l'ultima parte
invece dice così: grossa ernia discale enterale e paraenterale tra l5
S1......bla bla bla....Sento come un calo di pressione che mi arriva fino ai piedi
la pressione che mi va giù e gli occhi che mi si riempionio di lacrime senza
che me ne accorga.
Rimango seduta un attimo con i fogli in mano e la testa vuota. Un attimo
o forse qualche minuto. Poi "torno". Esco dal centro chiamo Anny e
glielo comunico. Questo è quanto, non so altro. Al rientro mi attivo subito,
sento il mio medico, un amica che è del settore, il mio ex moroso
fisioterapista, faccio una visita fisiatrica e parto con le terapie.
Poi scopro di non poter avere la
copertura dall'assicurarazione che pensavo di avere e allora è battaglia
aperta, (non passa) ma nel frattempo cambio subito ambulatorio e scelgo di
andare dove voglio io.
Parlo parlo parlo, sono fatta così, ho bisogno di condividere di
esorcizzare di confrontarmi. Le parole di una cara persona mi rimangono incise
nel cervello "bisogna che ora ti concentri su quello che puoi fare non su
quello che non puoi fare perchè altrimenti vai fuori di testa". Ed è
esattamente il mio modo di reagire alle cose sempre, ma la frase che riassume il
mio modo di essere pronunciata in quel modo ha più effetto di un iniezione.
Accontono l'idea di fare il giro del Bernina in bici, poi anche l'alternativa
che mi ero studiata per farlo a piedi. Accantono l'idea di fare, per il
momento, quello che ho sempre fatto.
Riprendo lo yoga, tiro fuori libri che avevo già vado a rivedermi e
ristudiarmi correttamente le posizioni, cerco informazioni sull'argomento, vado
in biblioteca prendo libri e cerco una palestra dove fanno yoga pilates back
schol. Ovviamente ad agosto sarà tutto chiuso, ma mi informo e m metto
nell'ottica di cambiare un po'di cose per far di tutto per conoscere bene
quello che ho, cosa fare e come superarlo.
Non è così facile. Un po' me la racconto anche ma ho bisogno di farlo.
Non è facile trovare una quadra quando la tua vita è ogni giorno arrivare a
casa dal lavoro e andare a correre, in bici, a nuotare, quando, lo sport
all'aria aperta non è soltanto un hobby, uno svago o un passatempo, ma un vero
e proprio stile di vita.
Ma so che ogni cosa non capita per caso.
Come non è un caso che questa cazzo di ernia mi sia uscita dopo due mesi
che ero ferma con il nuoto per aver avuto dei problemi alla spalla, sicuramente
ci sarà un motivo per cui ora non posso continuare a fare quello che facevo.
Non sarà facile trovare una quadra in un rapporto che nasce prima di
tutto da passioni, modi di vivere e di prendere la vita che ci accomunano,
dall'amicizia e dalla complicità.
L'importante è, sarà, essere, sentirsi uniti nel momento del bisogno,
dare tempo al tempo, assecondare l'evolversi delle cose.
…..E poi ci sono quelle persone che pur non vedendo mai sono strapresenti
nella tua vita. Come un messaggio che mi arriva dalla Nigeria, nel bel mezzo
della notte mentre mille pensieri mi impediscono di dormire, da un amico che,
non si sa come, sembra che senta il tuo pianto da lontano….o le parole di
quella ragazza di cui mi hanno sempre parlato che ci siamo viste solo una volta
di sfuggita, io di ritorno da un mio viaggio, lei con il pancione all’inizio di
un altro meraviglioso viaggio “ogni cosa ha il suo momento”.
Nulla avviene per caso….nemmeno gli incontri che sembrano meno
significativi. Poi ogni cosa, a suo tempo, si deposita, trova una collocazione
nello spazio della tua vita e diventa parte dii essa in qualche modo per sempre……
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