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"vivi una vita in cui ti riconosci"Tiziano Terzani

domenica 25 novembre 2012

Loiano DH/FR

"Allora qualche programma per domani???" Bhe era da una settimana che rompevo l'anima a chiunque mi capitasse a tiro perchè volevo andare in romagna. Avevo anche già pronta una bella traccia mandata passatami dall'amico Teddy....Ma siccome tutti hanno provato a farmi capire che la romagna fatta in giornata adesso è un po' tirata ho iniziato a pensare a qualche altro posto pedalabile in questa stagione che fosse un po' più vicino.....ponte del diavolo fatta ieri, qui in zona per divertirsi e non impantanarsi troppo rimane Loiano. Loiano!!!!!Azz che figata!!!!C'ero stata un po' di tempo fa con la Lisa e Tomah (mi...che due manici....) e mi era piaciuto davvero un sacco. Ma come al solito la mia memoria non mi aiuta per andarci avevo bisogno di tracce!!!Santo gps!!!!Inizio a cercare su forum e gscover ma non mi sembra di trovare quello che cerco, poi mi viene in mente di mandare un messaggio a Gomez (tutto questo di ritorno da ponte del diavolo in casa mentre cucino mangio disfo la borsa preparo la borsa.....). I salami vanno spesso in quella zona. Chiedo una traccia.... dopo 5 minuti me ne arrivano 12!!!!!!!!e un messaggio sempre da Gomez che mi dice che anche loro vanno l'indomani. Giro di chiamate e messaggi e il gruppo-one è fatto!!!!!Ci si ritrova a modena sud direzione Loiano!!! "Ma com'è il giro?" " Bho!!!!!Intanto andiamo!!!Tracce ne ho fermi non stiamo!!!!Parola d'ordine ORGANIZZAZIONE!!!!!!
Siamo in 9 a partire da Modena e special guest la Fede che l'avevo conosciuta proprio in bike più di un anno fa praticamente prima che "appendesse" la bici al chiodo per lasciare spazio a corda e scarpette!...E il Pupo!!!!Che finalmente si pedala insieme!!!!!La Mire mi maledice appena scende dalla macchina...ma viene e le piace anche!!!!!!E Spalla che mi salva la testa passando per casa mia a prendere il casco che mi ero dimenticata....grassie!!!:-) Kevin che come al solito brontola (e poi gli piace) Enrico che ha un buon motivo per essere incazzato e gli tocca smontare la bici per farla stare in macchina il super Mazzi che mette a disposizione il furgone per caricare tutti...gli uomini e Pelle che in salita chi lo vede!!! Ovviamente nessuno si fida di me e delle tracce che ho caricato ( e fanno bene...) ma si parte comunque: io la Fede e la Mire insieme con la mia macchina per poter finalmente parlar male degli uomini e gli uomini con il furgone...per poter parlar liberamente di niente com'è tipico del cromosoma Y ! A Sasso Marconi ci incontriamo con i salami: Gomez Scric e Mauro e tutti insieme andiamo a Loiano dove "facciamo su" anche Merlo e finalmente scarichiamo le bici per partire. Dal ristorante vecchio mulino sul fondo valle Savena iniziamo a salire su asfalto...in sottofondo continuo a sentire le ingiurie della Mire (le piace un sacco sto giro...) che brontola perchè li faccio pedalare su asfalto....A loiano ci fermiamo per un caffettino veloce e ripartiamo per andare verso la pineta....io e la Mire continuiamo a lanciarci frecciatine fino su alla pineta dove finalmente ci prepariamo con protezioni e tutto per la discesa....io non vedo l'ora di buttarmi e la Mire mi ricorda che se si fa male lo avrò sulla coscenza....ci vogliamo bene così!!!!!!"dai non rompere i c....la fai e ti piace anche!!!!!:-). Partiamo per la prima discesa FR selvaggia poco battuta il terreno regge bene non è fangoso (anzi è sabbione!!!) e si va giù e su e giù e su che è un piacere!!!!Fra sculate e fuori sella (nel senso A PIEDI) ogni tanto ci scappa anche qualche saltino.....FIGATA!!!!
Appena arriviamo giù risaliamo per fare la DH solita salita brutta su asfalto, ma ggià so che la discesa mi piacerà così tanto da farmi dimenticare la salita! Infatti la Dh mi piace ancora di più della FR! Veloce con tratti pendentissimi e salti divertentissimi da fare! (per i più temerari). Ci fermiamo a guardare due ragazzini (che vengono da un altro pianeta) che si sparano un mega saltone da un trampolino....ho quasi paura a guardarli....grandi!!!Arriviamo in fondo alla discesa stra carichi e a Sabbiuno perdiamo i salami all'osteria....già lo sapevo!!!Qualcuno vuole risalire per rifarsi la dh o la fr, ma io tiro fori dal cilindro un altra variante...qua le ingiurie le ricevo da tutti....giustamente!!!!Con una breve salitina infatti arriviamo a passo del dado, proviamo a scendere seguendo la traccia e finiamo in un campo!!!!!Prima di farci impallinare dal contadino cerchiamo in qualche modo di continuare la "discesa" defilandoci e lasciandoci il campo di fianco poi risaliamo all'osteria di Sabbiuno. Decidiamo come procedere fra un birretta e una bella crescente fritta e qui ci separiamo un po.. Alcuni decidono di scendere e tornare alla macchina. Abbiamo beccato una giornata troppo bella per tornare subito....io Spalla Enri e Andre decidiamo di risalire per rifarci la DH (tu is mei che uan!) Kevin e il pupo optano per la FR. Ci tiriamo il collo per fare in fretta la risalita e in 20 minuti siamo già sulla pineta pronti a ributtarci giù!!!!!la seconda volta ci tiriamo di più e mi diverto più di prima!!!!Stavolta azzardo anche qualche saltino....non cado, ma ce ne ho da imparare!!!Arrivati giù abbastanza a scheggia aspettiamo un po' Kevin e il Pupo, ma non vedendoli arrivare gli mandiamo un messaggio e ripartiamo per l'ultima discesa che ci porta alla macchina. Ancora un ultimo pezzetto di asfalto po imbocchiamo la discesa. ALTRA FIGATA!!!!!!!Il sole sta iniziando a calare e noi ci troviamo in una sorta di paesaggio lunare che assomiglia un po' ad alcuni tratti della romagna. Nel frattempo ci raggiungono anche Kevin e il Pupo. Mentre scendo mi accorgo di strani ciocchi che fa la mia bici. Temo per il pacco pignoni, invece è il disco del freno dietro un po' "accartocciato".....Chissà come ho fatto???!!!!!Niente di grave....ormai siamo alla fine della discesa che ci porta proprio a pochi metri dal parcheggio della macchina. Arriviamo giù giusto in tempo con la luce la gola è secca....BIRRA!!!!!!!!!
Raggiungiamo gli altri già con i piedi sotto al tavolo mangiati e bevuti.....non ci resta che recuperare anche a noi!!!!!!:-) Bellissima giornata!!!!!!!Ottima compagnia belle discese (soprattutto quella dal passo del dado...) ma soprattutto gran risate!!!!!!Il potere della MTB!!!!!!!!!!!!!!Foto

domenica 21 ottobre 2012

Romagna che incanto!!!!!!!!!

Il raduno organizzato dal Malestro ci offre l'opportunità di  passare due splendidi giorni in Romagna terra d'incanto non chè paradiso del free ride!!!!!!Siamo in tanti a a voler andare a provare le due nuove discese alle quali Malestro ha dedicato molto tempo (e passione direi) per farle! Per questo siamo divisi in diversi gruppi. Noi siamo guidati da Angelo (sabadone). Dopo una luuuuunga salita di 9 km la prima discesa inizia con i caratteristici gradoni della romagna poi dopo un'altra breve salitina si scende ancora tra ripidoni e tratti fluo. Poi si risale per la seconda discesa con dei bei tratti di singol treck veloci e divertenti toboga. L'ultimo tratto oserei dire che è per esperti (ma tutto è relativo) una sorta di "montagne russe"con saliscendi e "curve paraboliche" che portano fino al ripidone finale. Il giro finisce giusto giusto davanti ad un bar trattoria...non si ha scampo da una birra ghiacciata!!! Traccia

Il giorno dopo un altra lunghissima salita con partenza da San piero in bagno che ci porta fino al passo dei mandrioli per fare la discesa zucchero dante, sicuramente una delle più belle che abbia mai fatto in assoluto: non manca niente, dal panorama mozzafiato gradoni single track, e diversi tratti in cui più di una volta bisogna guadare il fiume. Ormai che ci siamo non abbiamo la minima intenzione di finire li il nostro giro, facciamo due conti con l'orario, in un oretta siamo di nuovo su (tirandomi il collo cercando di stare a ruota con il ritmo di Anny che pedala svelto e imperterrito anche nei ganci più cattivi)e pronti per fare la discesa dei pian dei riti. Altro giro altro regalo!!!Fantastici tratti di singol treck sia nel bosco che in tratti aperti tornanti e tanti gradoni (la mia passione) tipici della romagna. L'ultimo tratto pare che ci abbiano finito di lavorare da poco....molto tecnico con saltini e ripidoni...fantastico!!!!Anche oggi abbiamo fatto giornata e quale miglior conclusione poi di una piadina al chiosco di San piero innaffiata (ovviamente) da una bella birra ghiacciata!!!!!Che incanto la romagna!!!!!traccia
E qui tutte le Foto!!!

Stavo ripensando alle prime volte che inizia a riprendere in mano la bici dopo l'incidente. Ai momenti di di sconforto e rabbia che ho passato, momenti in cui avrei voluto prendere la bici e darle fuoco perchè era la paura a vincere, la paura irrazionaleched non mi permetteva di riuscire più a farmi stare in sella. Se adesso sto tornando finalmente come prima devo rigraziare un po di oersone che hanno avuto la pazienza di aspettarmi. In particolare Anny per la sua pazienza biblica, per aver sempre creduto in me per avermi aspettato e sopportato anche nei momenti in cui non mi sopportavo nemmeno da sola! Grassie grassie veramente di cuore...grassie alla montagna e ai boschi che ci hanno fatto incontrare!!!!!!

lunedì 8 ottobre 2012

Final Borgo Toboga di Canova madonna della guardia

Percorso impegnativo e molto bello per biker a cui piace "lavorare" sia in salita che discesa. Infatti a parte alcuni pezzi di asfalto la maggior parte della salita ha tratti molto tecnici che necessitano di potenza e resistenza. La discesa "madonna della guardia" è lunga e divertente, in parte fluo nel bosco e parte a gradoni su roccia (che tiene da dio) a gradoni. Putroppo non so dire quanto panoramico fosse perchè sul crinale ci siamo trovati a pedalare in mezzo alle nuvole, per ritrovare poi il sole solo dopo la lunga discesa!La partenza è da Final borgo e l'inizio della discesa è dal Melogno. Poco prima di atornare a Final Borgo prima dell'ultimo tratto della discesa sulla sinistra dopo una chiesa c'è una vecchia osteria con un vecchio oste...a voi la scelta se accompagnare con vino o birra il pecorino e gli ottimi carciofini sott'olio..io sono andata a birra!!!!! traccia

giovedì 4 ottobre 2012

Siena Monteriggioni Abbadia Isola

Ultima visita oculista per Anny a Siena e il patrono di Bologna che mi permettono di andare con lui non possono che diventare un pretesto per caricare anche le bici in macchina e farsi un giro nei dintorni di Siena. Una sgambatina fra le dolci colline del chianti che ci porta a visitare Due splendidi borghi: monteriggione e Abbadia Isola e ad incontrare bellissimi casolari dispersi nelle campagne senesi. Il giro alterna tratti nei boschi e tratti scoperti in cui si possono ammirare le colline con i loro splendidi colori autunnali e la particolare colorazione rossa della terra...davvero un piacere per la vista! traccia e foto

sabato 29 settembre 2012

Bagno di romagna Free ride

Sarebbe stato a dir poco perfetto il giro se non fosse stato per le nuvole basse che purtroppo ci hanno nascosto la visuale sugli splendidi panorami che la romagna ci offre...Vale comunque la pena un giro così anche solo per le bellissime discese: Rio petroso, siepe dell'orso e chiar d'ovo. Tutte e tre molto tecniche sasso fermo passaggi impegnativi e tornantini...domare la bici lì da una certa soddisfazione!!!!
Qui foto e traccia

domenica 23 settembre 2012

SESTRI FREE RIDE

Bellissimo giro con partenza da sestri. Si fa sempre la stessa salita sopra al paesino di San Bernardo da li partono le 4 discese che abbiamo fatto. Non ostante la monotonia di rifare sempre la stessa salita le discese sono così belle che ci si dimentica subito della salita!Le discese sono state Sant'Anna,i cani, Sant'Anna, Loto Mimosa. A parte la prima le altre molto panoramiche, poco sasso smosso e una terra che "tiene".$ discese di fantastico puro fr. Nessun pezzo esposto passaggi tecnici e alcuni bei tornantini.Avrei continuato a salire e scendere ad oltranza!!!!!Il bagno finale è d'obbligo. Voto 11!!!!traccia e foto

venerdì 31 agosto 2012

Colle del lupo

Dopo il giro sul losetta decidiamo che le gambe hanno bisogno di riprendersi un po' e il giorno seguente dopo aver ascoltato i consigli del nostro rifugista, lasciamo riposare la bici per portarci dietro le gambe. Il nostro punto di partenza rimane sempre il rifugio savigliano dal quale scendiamo quasi a Chianale per poi risalire per la valle del fiume fiutrusa. Da li si sale peruna lunghissima salita.. Alle nostre spalle spunta alta  la vetta del monviso
Dopo più di tre ore di cammino la silita si fa sempre più ripida , l'ultima parte prima di arrivaree al colle quasi ci si arrampica....poi dal colle ci si arrampica davvero per arrivare alla cima di pienasea (3117)


 Ci godiamo la vetta la splendida vista sul monviso e le alpi cozie, lo spettacolo è mozzafiato!
Quando iniziamo a scendere sul vallone di pienasea sul versante opposto a quello da cui siamo saliti il paesaggio inizia a cambiare competamente...dal verde del pascoli si passa al brullo delle rocce si cammina sui resti di un ghiacciaio con l'acqua che sentiamo scorrere spesso sotto alle rocce. Passiamo alcuni laghi  (cavalle Bleu e nero). Arriviamo in un punto dove qualcuno ha piantato le rocce in verticale, Anny le prende una bella grossa per segnare anche il nostro passaggio
.
Continuiamo a scendere per la valle Atolina fino ad arrivare al graziosissimo borghetto di Chianale dove facciamo una supermeritatamerenda con pane birra e formaggio mentre ci perdiamo per le viuzze antiche. Da li per ritornare al rifugio è solo una luuunga passegiata che ci riporterà fino a ponte chianale. Qui tutte le foto....e qui la traccia

lunedì 27 agosto 2012

Val Varaita

Lasciamo il Queyras per tornare da dove eravamo partiti e ci ritroviamo di nuovo a varcare la soglia del rifugio Savigliano a Pontechianale. L'idea è quella di fermarci una sera poi andare a piantare la tenda giù al lago, ma ad ogni giro che facciamo torniamo sempre talmente distrutti che veniamo adottati dal rifugista per tre giorni!Il primo giorno partiamo alla conquista del monte Losetta. Troviamo la traccia su un sito e facciamo l'errore di chiedere informazioni al nostro amico rifugista....che ci fa fare tutto il giro al contrario. Anche se a spinta la soddisfazione di portare la bici su un 3000 al cospetto del monviso è grande. Io in realtà lascio la bici 200 metri sotto e decido di salire a piedi, mentre Anny si carica la bici in spalla e va. Ci si ritrova in vetta, sotto al monviso dove ci apriamo una scatola di ceci (ci sembrava un ottimo posto per pranzare)aspettando che le nuvole davanti al viso ci lascino vedere il colosso.

venerdì 24 agosto 2012

Queyras

VIA FERRATA DE FORT DU QUYRAS
La vacanza continua e la Francia o almeno quello che abbiamo visto fino a quel momento ci è piaciuto così tanto che decidiamo di rianere in zona e sicuramente di fermarci almeno un paio di giorni nel campeggio di Aguiles che ci aveva colpito per il suo aspetto selvaggio. Decidiamo dopo il tour di quattro giorni di prenderci una giornata di relax, anche perchè io dietro alla caviglia dx ho una signora vescica che mi impedisce di portare le scarpe (in teoria). Partiamo con le infradito per andare a visitare il forte di Queyras, ma quando vedo la ferratina che passa proprio sopra al rio non resisto, stringo i denti mi infilo gli scarponi e via!
Ad Anny ovviamente non lo devo nemmeno stare a chiedere...

Niente di difficile o estremo però davvero bello essere all'interno del fiume con sotto i cajak che sfrecciano pagaiando nelle rapide....quanto ci piacerebbe provare il cajak!!!Che senso di libertà!Dopo essere passati su un paio di ponti sospesi che ti fanno passare da una parte all'altra del fiume per poi stare sulla dx e iniziare a salire fino a ritrovarsi proprio sotto al forte!
Il divertimento purtoppo dura solo un paio d'ore, ma già non vediamo l'ora di fare qualcosa di più....e guarda caso avevamo già visto che c'erano due ferrate proprio sopra al nostro campeggio.
Il giorno dopo le facciamo tutte e due tra mattina e pomeriggio: la ferrata arvieux pra premier e la le crete de combe la roche....queste due cortine, ma davvero un altra storia rispetto alla prima!!!Era tanto che non facevo qualche ferrata e la passione mi torna fuori più furente di prima!!!
Ecco qui tutte le fotine delle ferrate!!!!
e l'avventura continua......


martedì 21 agosto 2012

dal queyras alle Dolomiti

TOUR DEL QUEYRAS
Difficile descrivere con qualche riga una vacanza così bella e piena di emozioni come quella appena trascorsa. Da due giorni sono tornata nella bassa fra le zanzare killer e il caldo infernale....rivivere attraverso il racconto diventa una necessità. Ma partiamo dall'inizio quando io e Anny decidiamo all'ultimo di provare a chiedere le ferie con un giorno di anticipo per partecipare al tour del queyras. Ferie concesse giovedì sera dopo il lavoro si parte direzione val Varaita per tappa avvicinamento Queyras. Arrivati al rifugio troviamo Ruttock ad aspettarci. E' tardi e abbiamo fatto quasi 6 ore di macchina, il tempo di un brindisi due chiacchiere una birra e a letto impazienti come bambini per iniziare l'avventura! L'indomani mentre facciamo colazione ci raggiungono Balve e Stepper, lasciamo insieme il rifugio per raggiungere St Verant dove inontriamo anche Gatto e il gruppo è fatto!Scaricate le bici dalla macchina iniziamo a pedalare e in poco tempo lasciamo le nostre macchine e la civiltà per immergerci per quattro giorni in mezzo ai monti e alla natura guidati da quel gps vivente di Balve che conosce talmente bene il percorso che sembra quasi che ci sia nato in quei posti! Ci troviamo ad essere 6 biker provenienti da posti distanti e vite diverse uniti dalla passione per la bici le montagna la natura....e la birra elementi che ci fanno subito affiatare fra noi!
Con quattro tappe faremo:
St Veran Aiguiles 34km 1100 di dislivello
Aguiles Brunisard 36km 1400
Brunisard col de furfand 23km 1500
col de furfand St veran km...bo per 2000
 La montagna in Francia sembra fatta per i giovani e gli sportivi (al contrario dell'Italia che sembra fatta per costruirci case di cura...) Lascio raccontare alle foto e alle didascalie questi quattro bellissimi giorni che apriranno le danze alle nostre ferie!!!

sabato 21 luglio 2012

Pale di Sam Martino...atto secondo

Bellissimo giro cicloalpinistico organizzato dai Salami in mtb. Partenza San martino di castrozza nonostante il tempo incerto, con le prime due funivie arriviamo subito a quota 2700 al rifugio rosetta. Dal caldo della bassa ci troviamo a pedalare sull'altipiano a 9° in un paesaggio "spaziale" con iol sole che continua a far capolino tra le nuvole regalandoci splendidi giochi di luce sotto al meraviglioso sfondo delle guglie delle pale.Poi si inizia la prima lunga discesa, si entra in una nuvola e si cambia la stagione. Il terreno cambia si passa dalla roccia alla terra poi al bosco, scendiamo sotto alla nuvola e iniziano i tornanti giù fino a Gares. Da li si riprende a pedalare e a salire per forestale fino a Falcade dove riprendiamo un altra funivia per arrivare a passo Valles. Qui inizia il tratto cicloalpinistico: con la bici in spalla cercando di stare in equilibrio con il forte vento si sale fino a forcella Venegia. Non ostante le nuvole che vanno e che vengono ancora una volta godiamo di una vista splendida sulle pale. Da li indossiamo le protezioni e iniziamo a scendere per laa splendida val Venegia per poi risalire ancora fino a rifigio segantini e da li tutta discesa fino a San Martino di Castrozza. Giro SPETTACOLARE!!!!foto

mercoledì 4 luglio 2012

Sempre di corsa

E' da un po' che non scrivo più....le giornate che hanno iniziato ad allungarsi, il bel tempo, l'orto, il lavoro, le trasferte,la casa...un cazzo di terremoto che ha colpito duro la mia terra i posti in cui sono nata e cresciuta, dove vive la mia famiglia...Un po' di cose ultimamente mi hanno tenuto lontana dal blog. Solo qualche appunto veloce e tutte le tracce per ricordari quello che faccio.
tracce Tutto continua ad essere documentato qui..

domenica 22 aprile 2012

Rivoli forte san Marco

Giretto improvvisato oggi per noi quattro pionieri (per un momento ho guardato Mazzi e ho pensato che fossimo in 5...) che ci lasciamo la bassa accarezzata dai raggi di un sole splendente per oltrepassare il po' e andare verso e oltre il veronese dove il cielo si oscurava sempre più!Arrivati a Rivoli partiamo fiduciosi soprattutto io che avevo letto sulle previsioni di 3bmeteo che la giornata era "particolarmente indicata a fare ciclismo" costeggiando la val d'adige. Dopo nemmeno un ora che pedaliamo iniziamo la "salitella" per raggiungere il forte san Marco. Sulle nostre teste il cielo si è fatto sempre più scuro, iniziamo a sentire il rumore del tuono (fischiettiamo e facciamo finta di niente) e le prime gocce iniziano a picchiettare sul nostro casco. Solo una piccola avvisiglia....Arriviamo su infatti che non piove più. Ci fermiamo un po' a smangiucchiare qualcosa e a guardare il panorama poi entriamo dentro al forte dove troviamo un paio di gruppi di ragazzi che giocano a fare la guerra. Mi fermo a scattargli una foto perchè non li avevo mai visti e mi sembrano veri soldati....in realtà mi mettono una gran tristezza, lo devo dire, ma scatto la foto li ringrazio e gli auguro comunque buon divertimento...
Usciti dal forte pedaliamo un po' e iniziamo la discesa. Inizio anche le imprecazioni per il terreno ciotoloso (tipico di quella zona), ma soprattutto per le mie perfomance.....a piedi! E' inutile la botta della caduta è stata pesa, mi sembra di non aver più il controllo della bici e brontolo come una caffettiera...finchè non me ne rendo conto e risparmio le mie pare a Luana che pazientemente scende dietro di me. Facciamo appena in tempo ad arrivare giù che ricomincia a piovere. Questa volta il cielo è di un grigio di quelli che sembra dir davvero..... Ci imbacucchiamo dentro ai nostri antipioggia (io lo metto sopra anche allo zaino perchè non ho il coprizaino..) e ci buttiamo in picchiata verso il furgone. Per dieci minuti picchia forte e ci bagniamo fino al midollo. Appena smette di piovere (in compenso...) si alza un vento forte e gelido. Quello che ci vuole dopo esserci completamente bagnati!!!! Arriviamo al furgone e purtroppo il nostro giretto finisce lì visto che sulle nostre teste sembra non smettere di piovere. Ci cambiamo e ci rifugiamo in un bar per la solita birretta di rito. Tempo quaranta minuti e torniamo fuori che il vento ha spazzato via tutte, ma proprio tutte le nuvole che erano in cielo...ma l'aria continua ad essere gelida.
E' prestino, ma ormai asciutti (e raffreddati) prendiamo la strada verso casa.

Sto giro dopo che a casa ho lavato e risistemato la bici decido di "finire di sudare" . Mi cambio e riparto a correre con ancora il fango addosso. Oggi è andata così....in realtà c'è un nuovo viaggio che mi frulla per la testa e l'idea dell'allenarmi ed essere pronta a tutto è già fissa nel mio cervelletto!!!:-) 
foto 

mercoledì 11 aprile 2012

Eroica!!!!


Arriviamo a Gaiole in tarda mattina sotto un cielo pesante vento e freddo. Il tempo scoraggia anche a scaricare le bici dalla macchina. Temporeggiamo un po’ tra un forno e un bar finchè non ci decidiamo (non ostante tutto) a prepararci. Iniziamo a pedalare sotto ad una pioggerellina fine, che subito dopo i primi colpi di pedale si trasforma in pioggia battente.


Quale miglior partenza per un Eroica! Ci fermiamo due minuti sotto la tettoia di una casa semi-abbandonata, giusto il tempo di scattare una foto, poi ci guardiamo in faccia e visto il cielo decidiamo di ripartire subito in assetto da pioggia.
Le ruote corrono lisce sull’asfalto bagnato. Ringraziamo di non esserci dimenticati i parafanghi! Alle nostre spalle  lasciamo Gaiole in una buca  e spingendo sui pedali continuiamo a salire.
Nel frattempo smette di piovere, ma la temperatura è bassa e il cielo ricoperto di nubi gonfie che corrono spinte dal vento sulle nostre teste. Percorriamo dolci (ma duri ) saliscendi di colline verdi e fiorite di giallo.


Dopo un paio d’ore iniziamo a vedere Siena in lontananza. Passeremo il cartello di inizio e fine città senza mai passarci in mezzo guidati dalle tabelle dell’eroica.
L’umore rimane alto, e pedalare non ostante il peso e il brutto tempo rimane un piacere.

Arriviamo al bivio tra Murlo e Cascina di Murlo nel tardo pomeriggio. Qui siamo costretti a girare verso destra ed allungare la strada di una decina di km per raggiungere l’unico campeggio che abbiamo trovato su tutto il percorso dell’eroica. Già stanchi e a fine tappa siamo costretti a fare 300 m di dislivello per raggiungerlo.
Arriviamo che è ancora giorno dopo aver attraversato il paesino e spinto sui pedali per gli ultimi strappi che ci portano al campeggio.
Ci muoviamo a mettere giù la tenda e scaricare le bici dalle borse per fare un salto nell’unico supermercato del paese per fare scorta di cibo. Per fortuna insisto per essere autosufficenti….
Torniamo al campeggio carichi di viveri. Andiamo a farci una bella meritata doccia nel bagno riscaldato del campeggio e finalmente mettiamo i piedi sotto al tavolo con davanti due moretti da 66….aspettiamo solo la pizza….questa sera ci trattiamo bene!
Seconda tappa.
Ci svegliamo sotto un cielo limpido e di quell’azzurro che solo la toscana ti sa regalare. La luna quasi piena e le stelle della notte prima avevano preannunciato bene….almeno l’inizio della giornata.

Ripercorriamo quella decina di chilometri che ci riportano sul percorso dell’eroica. Dopo qualche chilometro di saliscendi ci troviamo di fronte al bivio da cui si può scegliere se imboccare il percorso medio o quello lungo. Non so perché Anny me lo chiede, comunque ci fermiamo solo per scattare un paio di foto e fare qualche battuta per poi infilarci sulla carraia  di sinistra. Da quel punto in poi sembra di uscire sempre di più dal mondo, lasciandoci alle spalle la civiltà percorrendo strade che sembrano fuori dal tempo.

La strada continua ad essere un saliscendi continuo  passiamo dai 500 ai 150 metri di dislivello, tagliamo campi verdi e dolci colline. Attorno a noi solo natura.
Dopo qualche ora che stiamo pedalando le temperature ricominciano ad abbassarsi si alza il vento e inizia a piovere.
Arriviamo a Montalcino sbatacchiati e asciugati dal vento. Fa freddo ed è l’ora giusta di pranzo.  Dopo un giretto e qualche foto per il paesello (bellissimo ma troppa gente…) appoggiamo le bici sul troco di n albero di un parco davanti ad una chiesa con i portici (utili per ripararci nel caso avesse ricominciato a piovere) e facciamo la nostra meritata pausa pranzo. Alla fine tiriamo fuori anche fornellino e macchinetta del caffè, davanti agli occhi incuriositi dei turisti (parecchi anche stranieri). Mentre stiamo armeggiando un ragazzo si avvicina ad Anny per chiedergli di scattare una foto a lui e alla sua ragazza. Alla risposta “metto su il caffè e ve la faccio subito!” i due ci guardano straniti!!!!



Ripartiamo al freddo. La meta che ci siamo prefissati è Ponte d’Arbia,ma non abbiamo la più pallida idea di dove passeremo la notte. Mano a mano che ci avviciniamo iniziamo a guardare se troviamo qualche posto dove piantare la tenda. Verso le sei di pomeriggio arriviamo a Buonconvento e ci fermiamo in un bar per fare un “breefing” davanti ad un buon calicino. Continuiamo a non sapere dove fermarci ma alla fine del breefing decidiamo di chiedere alla barista di riempirci una bottiglieta da mezzo litro di vino rosso della casa. Adesso siamo davvero a posto…dobbiamo solo uscire di nuovo dalla civiltà e trovare un posticino riparato.
Mentre siamo s di una carraia che taglia i campi vediamo una pieve isolata in cima ad una collinetta….Andiamo avanti un po’ passiamo davanti ad un paio di case e visto che c’è della gente fuori chiediamo se possiamo piantare la tenda nel loro cortile. Negativo…però “potete chiedere all’agriturismo quissopra….c’ha tanto spazio!!!”
Proviamo a telefonare per non dover stare a fare una salitona a vuoto e infatti anche loro ci rispondono “picche” “per via delle loro politiche aziendali” .
Tranquilli e sereni giriamo le nostre bici e iniziamo a salire verso la pieve.
Dopo aver visionato per bene ed esserci accertati che non c’è nessuno piantiamo la tenda sotto al riparo sotto gli alberi tra il cortile esterno della pieve e il piccolo cimitero che c’è accanto…qua solo gli eventi atmosferici possono disturbarci!

Ci scaldiamo con una bella zuppona e il mezzo di vinello poi ci infiliamo al caldo dei nostri sacchi a pelo.
La notte ci terrà compagnia il fischio del vento che sembra essere ovunque attorno a noi, ma mai sulla nostra tenda!
Terza tappa:

Risveglio al freddo…freddissimo ….uscire dal sacco a pelo è una sofferenza! Andiamo subito a metterci al sole per prepararci il caffè e la colazione. La temperatura cambia migliorando notevolmente e la luce del mattino ci regala un paesaggio tutto intorno a noi incantevole! Non c’è freddo che tenga.La sensazione di libertà che si vive in certi momenti viaggiando in quel modo non ha prezzo!


Finito di smontare la tenda e reimpacchettare siamo di nuovo pronti a goderci quest’ultima tappa sui pedali.
I cartelli ci indicano che ci stiamo avvicinando ad Asciano dove pensiamo di passare e fare un po’ di rifornimento per il pranzo.  Quando arriviamo al cartello però la freccia dell’eroica ci fa schivare il paese, lasciando la statale per una carraia. Io ho già fame, e per fortuna ci fermiamo qualche minuto per mangiare un po’ di frutta secca. Dico per fortuna perché da quel bivio, dopo il cimitero inizia la parte più dura di tutta l’eroica.  Da li ci sono un paio di salite pendentissime da affrontare. “Io mi sa che le faccio a piedi!!!!” poi penso a quelli che fanno l’eroica cazzo tutta l’eroica con dei bicicloni pesissimi e inizio a spingere sui pedali. Non mollo, non molliamo nemmeno un attimo fino in cima!
Il resto diventa una piacevole bellissima passeggiata!
A Castel Nuovo randenga ci fermiamo per il solito integratore di rosso. Quando raccontiamo al barista che stiamo facendo l’eroica sparisce un attimo in cucina e torna fuori con in mano due piattini.
Azzo!!!!Riconosco subito quello che c’è sopra perché lo faceva anche “la mi nonna!!!!” : Due fettine di pane bagnate con il vino rosso con sopra lo zucchero!!!!!Che bontà!!!!Quello si che ci da la carica per ripartire!!!!!
Riprendiamo a pedalare sempre più vicini alla meta attraversiamo boschi prati e vigneti. Ormai abbiamo l’euforia dell’arrivo.
Per prolungare ancora di più questo momento decidiamo di fermarci a 5 km da Gaiole per farci un altro calicino…il bello di viaggiare in bici è che non hai paura dell’alcol test e comunque sai che smaltisci subito quello che bevi!!!!:-)
Oggi siamo stati graziati dal sole tutto il giorno! Arriviamo a Gaiole nel tardo pomeriggio sbraitando come se avessimo vinto davvero l’eroica!!!!!
Ci meritiamo un brindisi!!!L’ultimo!!!Oil penultimo….anche questa è fatta, eroica in saccoccia e pronti per una nuova avventura!!!!!!!

domenica 1 aprile 2012

La "runeda".....si riparte!!!!!

Oggi si riprende a pedalare....quasi sul serio. Rifacciamo tuttto il tragitto della "runeda" sorta di gara "culinario-folcloristica" che organizzano da qualche anno nel nostro appennino modenese. 38 km per poco più di 1000 metri di dislivello, con tanta salita e qualche semplice discesina per ricominciare a prendere un po' confidenza con il mezzo. Ma non sono l'unica a rimettersi in sella: il Mazzi (incontenibile) finalmente dopo mesi di recupero, Luana, che finalmente la vedo pedalare per la prima volta e che se andasse in discesa come in salita bisognerebbe sparargli nelle gomme, la Mirella che dopo aver passato l'inverno al canile riprende a pedalare dopo mesi e come al solito non fa una piega, Anatas...va bhe nemmeno a piombargli la bici, e poi Enrico Angelo e Mauro....gruppo di magnaccioni (tutti) che si lascia corrompere da una sfornata di tigelle e un paio di birre!!!!!La gamba regge e la "paura" è una condizione mentale......si ritorna in forma!!!!!!
traccia

venerdì 16 marzo 2012

Grassssssie!!!!!!

Grassie a tutti quelli che hanno partecipato alla serata ieri sera e che hanno dato il loro contributo ad Emergency!!!!! Al di la delle foto e del lavoro che ho fatto spero di aver trasmesso la voglia di partire, in bicicletta...che la meta sia Santiago o qualsiasi altro posto....non importa, l'importante è viaggiare!!!!

giovedì 15 marzo 2012

Presentazione cammino di Santiago





Per chi non avesse niente di meglio da fare questa sera e avesse voglia di vedere qualche foto sul cammino Nord di Santiago, sarò a Carpi a raccontare della sbiciclata fatta l'estate scorsa. Una buona occasione per ritrovare vecchi e nuovi amici far due chiacchiere e viaggiare un po' con la mente!!!!!!
A stasera!!!!

lunedì 12 marzo 2012

Canicciaie senza paracadute!!!



La colazione di questa mattina è più sostanziosa del solito...Otre al solito yogurt con i cereali aggingo polline miele e frutta secca. Il mio fisicaccio non è abituato agli antibiotici e va sostenuto! Non ho nè febbre nè sono raffreddata....ho solo sbattuto il muso contro la montagna!!!Ma facciamo un passo indietro.
La settimana scorsa vado finalmente a prendere la mia prima full. Una splendida dune della mondraker. Anny ci mette mano forcella appena revisinata e reggisella telesopico montati...ne viene fori una super bike che si fa dar del lei! Io non vedo l'ora di esserci in sella e provarla! Dopo il solito giro di chiamate e messaggi alla fine decidiamo di andare verso la toscana destinazione le Canicciaie. Come al solito siamo un bel gruppone: io Anny il sergione, Gianluca C.  Vigno, Ugò, finalmente conosco anche il mitico gigi (la storia della mtb!!!) e i suoi amici. Arriviamo a destinazione come al solito carichissimi. Il tempo di montare le bici allacciarci i caschi e partimo per pedalare verso il bosco. Ci aspetta una lunga lunghissima salita su una comoda carraia. C'è vento e più si sale più il vento si fa sentire. é un vento freddo ghiacciato che contrasta con la splendida giornata di sole. Durante parte della salita mi ritrovo a chiacchierare co Ugò un ragazzo cileno che vive in Italia da tanti anni. La fatica del pedalare, il vento forte e il fatto di parlare cileno fa si che la mia mente si ricolleghi presto al mio viaggio in patagonia.......per un po' perdo la cognizione spazio temporale e la mete vaga nei ricordi del viaggio più bello che ho fatto in vita mia.
Arriviamo fino ad un punto dove dobbiamo scavalcare una catena e da li la salita si fa ancora più dura e il vento anche. Ogni tanto ce lo troviamo a spingergi dietro le spalle e allora diventa una mano amica che ci facilita la salita ma spesso ce lo troviamo contro e siamo costretti ad aggrapparci bene al manubrio e a spingere forte sui pedali per non cadere. Finalmente dietro ad un tornante troviamo un attimo di riparo dal vento visto il sole che scalda approfittimo per una breve sosta dove mettere qualcosa sotto ai denti....e scattare qualche foto!
Dopo la breve tregua ripartiamo.Poco dopo giriamo di nuovo attorno alla montagna arriviamo ad un bivio dove la salita si fa ancora più pendente e tecnica finita la pacchia della carraia. Il vento si fa sempre più prepotente e la salita ci costringe a spingere la bici a mano per alcuni tratti. Arrivati in cima mi dicono che la salita appena fatta qualcuno l'aveva battezzata Shangai (se non vado errata), ma a me in una giornata così mi viene più da chiamarla "patagonia Express"!!!!
Finita la salita ci mettiamo le protezoni e ci prepariamo per il primo tratto della discesa. Inizio a provare la mia nuova dune...mi da sicurezza....tanta sicurezza....forse troppa!!!!
Dopo un breve tratto divertente ci ritroviamo su strada asfaltata dove aspettiamo Ugò e Vigno che ci avevano aspettato giù e ripartiamo per la seconda parte della discesa.
Discesina che si fa dar del lei da subito, tanto che alcuni tratti preferisco stare sul sicuro e falrli a piedi. Poi iniziano i saltini.....
I primi li guardo e scatto foto. Sembra così semplice quando si guarda gli altri.... Poi vedo Vigno davanti a me fare un salto che da dietro sembra una bazzecola. In quel momento mi si chiude l'embolo. Al posto del mio cervello c'è un cricetino che corre a manetta su una ruota. Io prendo la rincorsa e parto alla stessa velocità del cricetino. Cervello sull'off controllo zero! Pochi colpi di pedale la ruota di stacca dalla rampa dopo un secondo sento il tonfo sordo della ruota sulla terra e mentre sto pensando "è andata!!!!" vado a "baciare" la montagna! Il tutto succede in poche frazioni di secondo sto per rialzarmi ma sento la voce di Anny che mi grida di non muovermi. Faccio fatica ad aprire l'occhio sinistro vedo e sento solo terra su per il naso negli occhi in bocca fra i denti....azzo mi sto mangiando un pezzo di montagna!!!!Confusione: voci calpestio attorno a me terra acqua facce che mi passano davanti dio che freddo che fa inizio a tremare e nascondo la testa in mezzo alla mani "ma che cazzo è successo?!" Mi rialzo l'istinto è quello di tornare in sella me lo vietano in effetti sono imbarlata un bel po'.
Dei motociclisti ci danno indicazioni su come tornare sulla strada ( per una volta anche loro sono utili) ancora due km di sterrato da fare....la discesa era appena iniziata. Anny prende le bici io i caschi e iniziamo a scendere. Mi viene da cantare il suono della voce copre il dolore che sta iniziando ad uscire. Canto durante tutta la discesa contagiando anche Anny....due pazzi!!!!Faccio un paio di telefonate una per il lavoro e l'altra per la presentazione che devo fare giovedì....mi sento liquidare in fretta....che si noti che sono un attimo su di giri?
Finalmente arriviamo all'asfalto e dopo pochi metri Gigi ci viene incontro con la mia macchina. Carichiamo tutto e raggiungiamo gli altri ragazzi al parcheggio. Saluti e auguri di pronta guarigione poi io e Anny partiamo per l'ospedale più vicino che è a Prato.
Nota di merito per il trattamento e la gentilezza infinita con cui siamo stati accolti. Dico siamo prchè dopo avermi fatto tutti i raggi possibili immaginabili, tac, ed ecografia mi hanno tenuto dentro una notte in osservazione e hanno permesso ad Anny di rimanere con me spostandoci due barelle in una sorta di guardiola per farci dormire.
Prima volta in vita mia che mi attaccano una flebo al braccio, nestesia locale per 6 punti nel labbro inferiore interno, faccio tutte le visite "in fattanza" con gli occhi chiusi. Rispondo ai medici e agli infermieri quando loro mi chiedono perchè non apro gli occhi rispondo di aver tanta sonno e vogli di dormire. Anny non mi molla un attimo e a forza di girare reparti diventiamo "amici" di tutti!
Insomma riusciamo a sopravvivere anche a quest'avventura e dopo la nottata in depandance in ospedale ci facciamo anche una bella passeggiata per Prato prima di ripartire!
Non so ancora se ho preso paura o meno della caduta che ho fatto....so che da come mi hanno vista cadere mi è andata bene, molto bene. Credo che le cose non capitino mai per caso e ogni cosa ha un suo perchè....Farò bottino di questa esperienza.....e soprattutto ordinerò un casco integrale!!!!!!

sabato 3 marzo 2012

mtb monte pastello i pangoni

Gianluca freme con la sua spicy nuova appena ritiorata non sta più nella pelle e deve provarla assolutamente....Anatas appena tornato dopo 10 gg di trasferta in Oman ha una voglia di pedalare incontenibile e anch'io visto il meteo degli ultimi muoio dalla voglia di far frullare le gambe e spingere sui pedali. Anny rientra dall'oman con una proposta ad doc sia per chi ha voglia di fare della fatica in salita che per chi ha voglia di divertirsi in discesa. Solito giro di messaggi e telefonate e alle 8,30 io Anny Gianluca Sergione Kevin e Cristian ci troviamo pronti per partire al casello dell'autostrada di carpi. In autostrada superiamo altri amici di Modena che poi ritroviamo sui sentieri....neanche ci fossimo mesi d'accordo!!!  Dopo un ora e mezza siamo in sella. Io oggi ho l'onore di pedalare la treck del mazzi....non posso che cercare di esserne all'altezza!!!!!:-)
Si parte con una bella salitona non troppo pendente ma di quelle che non mollano mai. Fondo sassoso, ma si va su abbastanza bene, si arriva fino alle cave (povera montagna smembrata!!!!). Da li inizia la prima discesa abbastanza tecnica fondo smosso la treck è da domare ma se la tieni lì da delle belle soddisfazioni. Azzardo due passaggi un po' troppo impegnativi per me in cui perdo il controllo della bici ma cadopraticamente in piedi...va peggio ad uno di noi che stampa il viso su un tronco e continua a fare il giro con il naso sanguinolento. Altra lunga salita per conquistare la discesa dei pangoni. BELLISSIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Tecnica singlol treck e tanti bei tornantini (sono diventati la mia passione!!!!) La treck mi da le sue belle soddisfazioni!!!Arriviamo al paesino di Fumane proprio sul finire del carnevale (meno male...). Anche la giornata di oggi si merita un bel brindisi!!!!!Qui la  traccia.

domenica 26 febbraio 2012

Bellamonte sci!




E' inutile per fare scialpinismo bisogna prima di tutto imparare a sciare!E per imparare tocca fare anche i cricetini sulla pista. Oggi approfittando del viaggio organizzato dal negozio di bici Colli di Carpi (Mo). Io e la Fede che abbiamo la stessa malsana idea di iniziare a fare scialpinismo (tutte e due senza saper sciare) ci siamo svegliate all'alba (per non dire notte fonda) per raggiungere con l'autobus la meta di Bellamonte. E' un centro turistico invernale rinomato grazie agli impianti di risalita e alle piste del vicinissimo comprensorio sciistico Bellamonte Alpe di Lusia ed all' anello per lo sci di fondo. Le sue piste assolate larcghissime e non troppo difficili sono il posto ideale per imparare a muovere i primi passi sulla neve il tutto incorniciato dalla spendida vista sulle pale di san martino e la catena del lagorai.
La vista dolomiti è una garanzia, io e la Fede iniziamo a risalire con gli impianti e a buttarci nelle discese. Ne facciamo qualcuna insieme e un po' per conto nostro anche a sciare come correre e/o andare in bici ogniuno deve tenere i suoi ritmi. Poi ci si ritrova sempre all'inizio dell'impianto. Mano a mano che facciamo discese riusciamo a scioglierci e a prendere sempre più confidenza. Ci prendiamo sempre più gusto a fare discese, ma dopo un po' mentre ci troviamo sedute sulla panchina di una baita a riposarci guardando il modo passarci davanti conveniamo che ne io nè lei centriamo niente con il tipo di ambiante. La nostra idea della montagna si sposa con l'idea della fatica della conquista e del...."wild".....li sembra più essere ad una sfilata di moda che altro....neeeeee!!!!!Dobbiamo imparare infretta a fare fuoripista!!!!!Rimaniamo con gli sci ai piedi fino quasi le 16. Fino a quando nel fare l'ultima discesa sento che le gambe iniziano ad essere scollegate dal cervello....la mente cede, la concentrazione mi lascia....è ora di fermarsi!
Ci ritroveremo al parcheggio dall'autobus dove gli organizzatori già ci aspettavano con una stavolata all'aperto con birra e piadine a nastro! Stanche ma soddisfatte delle nostre performance torniamo poi a casa  con gambe frolle e animo appagato.....anche questa è fatta! A scendere abbiamo imparato....ora dovremmo imparare a sciare!!!!! Poche foto giusto per testimoniare il notro passaggio e il nostro impegno!

venerdì 3 febbraio 2012

scialpinistica alle piane di Mocogno

Nevica!!!!E ne viene tanta che il centro dove lavoro chiude per tre giorni. Il primo giorno, mi prende un po' alla sprovvista e comunque con tutte le cose che ho da fare in prossimità del trasloco mi limito ad andare a fare una passeggiatona di un paio d'ore sotto la nevicata fra le viuzze in campagna. Continua a nevicare, nevica tutto il giorno, tutta la notte. Alle 6:30 del mattino quando mi suona la sveglia sta ancora nevicando. Prendo un caffè mi vesto ed esco a liberare la macchina dalla neve. Poi parto per l'appennino!!!!Ci vuole una dose di insanità mentale forse mettersi alla guida nella bassa e fare due ore di macchina sotto la neve con la gente che impazzisce al volante per raggiungere la mia amata montagna!!!!Arrivo a prendere Anny carichiamo zaini sci e scaponi in macchina, passiamo a prendere Spalla e il suo cane Roccia e ci mettiamo in marcia verso le piane di Mocogno.
Per strada non c'è quasi nessuno, e nei boschi ci siamo solo noi. Ci sono 50/60 cm di neve buoni. Sci e pelli ai piedi ci mettiamo a salire verso la cima del monte cantiere
Roccia zampetta davanti a noi sparendo ognitanto sotto la neve e non sta mai ferme, noi invece ci fermiamo spesso a fare foto e a godere della magia della natura ricoperta di neve.
Arrivati in cima ci fermiamo per levare le pelli. Il freddo si fa sentire, siamo sicuramente qualche grado sotto lo zero e le mani ci si congelano subito.

Pronti per la discesa.....io non so sciare!!!!Anny e spalla si buttano io mi lascio andare, ma la neve è così tanta e soffice che mi devo spingere per riuscire a scendere!!!Non c'è pericolo per la velocità e se cado non posso farmi male!!!!
Sicuramente mi distinguo per lo stile!!!!In qualche modo riesco a scendere. Ruzzolare nella neve ha un suo perchè, e ci divertiamo come matti tanto da scordarci del freddo. Ce ne accorgiamo però quando dobbiamo rifermarci per riattaccare le pelli e tornare a salire. Stare fermi due minuti ci congeliamo anche il  midollo e anche a risalire facciamo fatica a scaldarci!!!!.
Raggiunta di nuovo la vetta di monte Cantiere (da un altra parte) siamo pronti a rivestirci togliere le pelli e buttarci nella discesta. Questa volta Anny e spalla decidono di abbandonarmi al mio destino staccandosi ogni tanto per tagliare in mezzo agli alberi, io scendo piantata nella neve in compagnia di roccia. pronto a "soccorrermi" ogni volta che stramazzo a terra.
Ogni tanto ci si ribecca sulla carraia innevata. Continuiamo a scendere fino ad arrivare sotto al campanile con gli sci!
Anche sta volta sono sopravvisuta.....Roccia stremato si mette a dormire in macchina e noi finiamo la giornata con tappa al bar per scaldarci.....
Ore 9:35 gli sono già in macchina. Pronta a ripartire!!!!

domenica 22 gennaio 2012

Val Fiscalina tre cime di Lavaredo



Ormai è diventata una piacevole consuetudine festeggiare a Gennaio il comleanno di Silvia e Gessica.  Con loro non ho condiviso solo le fatiche in corsia e gare per qualche anno, ma anche tante tante birrette post allenameto, e tante chiacchiere in spogliatoio.Anche se ora non nuotiamo più insieme ogni pretesto è sempre buono per ritrovarsi, se poi lo sfondo di questi nostri ritrovi sono le montagne allora è ancora più bello!!!Siamo una quindicina a raggiungere il rifugio Fondovalle in val fiscalina nello splendido scenario delle dolomiti. Passiamo il primo giorno a gironzolare nelle vicinanze del rifugio e a fare palle di neve in compagnia, poi parte rientra a godersi il calduccio al chiuso, mentre io e Anny stiamo in giro fino a che non cala il sole e facciamo rientro con il buio giusto per l'ora di cena.
Il mattino dopo sveglia presto colazione e partenza!Ci siamo solo io Anny e Daniele, il resto della ciurma è un po' scoraggiato dai 900 metri di dislivello e preferisce passarsela pù easy. Ci mettiamo tre orette buone a salire al rifugio Locatelli (chiuso) ma lo spettacolo che ci si ripropone davanti ne vale tutta, ma tutta la fatica (e anche il gelone di Danni). Lo scenario delle tre cime di Lavaredo è mozzafiato!Non c'è Patagonia che tenga e forse nè le parole o le foto gli rendono grazia. Le foto si sprecano!Dani sparisce dentro il bivacco, non avendo le ghette le calze gli si sono bagnate e i piedi sono ghiacciati. Gli presto un paio di scaldotti che fortunatamente avevo dietro. Questa "svista" gli costerà un dito nero a causa di un gelone, ma da vero grande non si lamenterà per tutto il tempo. Nello scendere iniziamo ad incrociare un po' di gente salire anche con gli sci per arrivare fino al sasso della croce e ributtarsi giù in dicesa con tutta l'invidia da parte di Anny.....
Riusciamo ad arrivare al rifugio che è ancora abbastanza presto per rilassarsi un po' prima di ripartire per la bassa!
Qui le foto!!!

sabato 14 gennaio 2012

Los amorosos (Sabien)

Los amorosos callan.
El amor es el silencio más fino,
el más tembloroso, el más insoportable.
Los amorosos buscan,
los amorosos son los que abandonan,
son los que cambian, los que olvidan.
Su corazón les dice que nunca han de encontrar,
no encuentran, buscan.
Los amorosos andan como locos
porque están solos, solos, solos,
entregándose, dándose a cada rato,
llorando porque no salvan al amor.
Les preocupa el amor. Los amorosos
viven al día, no pueden hacer más, no saben.
Siempre se estan yendo,
siempre, hacia alguna parte.
Esperan,
no esperan nada, pero esperan.
Saben que nunca han de encontrar.
El amor es la prórroga perpetua,
siempre el paso siguiente, el otro, el otro.
Los amorosos son los insaciables,
los que siempre- ¡ que bueno !- han de estar solos.
Los amorosos son la hidra del cuento.
Tienen serpientes en lugar de brazos.
Las venas del cuello se les hinchan
también como serpientes para asfixiarlos.
Los amorosos no pueden dormir
porque si se duermen se los comen los gusanos. 
En la obscuridad abren los ojos
y les cae en ellos el espanto.
Encuentran alacranes bajo la sábana
y su cama flota como sobre un lago.
Los amorosos son locos, sólo locos,
sin Dios y sin diablo.
Los amorosos salen de sus cuevas
temblorosos, hambrientos,
a cazar fantasmas.
Se ríen de las gentes que lo saben todo,
de las que aman a perpetuidad, verídicamente,
de las que creen en el amor como una lámpara de inagotable aceite.
Los amorosos juegan a coger el agua,
a tatuar el humo, a no irse.
Juegan el largo, el triste juego del amor.
Nadie ha de resignarse.
Dicen que nadie ha de resignarse.
Los amorosos se avergüenzan de toda conformación.
Vacíos, pero vacíos de una a otra costilla,
la muerte les fermenta detrás de los ojos,
y ellos caminan, lloran hasta la madrugada
en que trenes y gallos se despiden dolorosamente.
Les llega a veces un olor a tierra recién nacida,
a mujeres que duermen con la mano en el sexo, complacidas,
a arroyos de agua tierna y a cocinas.
Los amorosos se ponen a cantar entre labios
una canción no aprendida,
y se van llorando, llorando,
la hermosa vida. 
Jaime Sabines.


Da un ritaglio  di un giornale di tanti anni fa quando vagavo per l'america latina. E' semplicemente stupenda..mi ci rispecchiavo e ancora adesso......

domenica 8 gennaio 2012

Tre cime monte Bondone


Bellissimo giro ieri sulle tre cime del monte Bondone. Lasciamo la bassa in una quindicina dopo aver risposto alla proposta di tele tubbie super ash. Partiamo come per fare una tranquilla ciaspolata tra amici dal parcheggio del centro fondo viote. Ci lasciamo alle spalle le piste dello sci di fondo per seguire il sentiero che sale su per il bosco che sale sulla neve fino a uscire dagli alberi mano a mano che si avvicina alla cresta. La neve non è tantissima e ogni tanto le ciaspole sfregano sulla terra ghiacciata.  E' freddo, ma è una splendida giornata di sole.Arriviamo tutti fino alla prima cresta il panorama è meraviglioso, davanti a noi la catena del brenta e il lagorai. Da qui il sentiero inizia a farsi un po' più impegnativo, una parte di noi si cava le ciaspole per mettersi i ramponi e tirare fuori la picozza, l'altra parte del gruppo invece decide di proseguire per una via più semplice. Io Anny Pelle Dave Gianluca ed Emy partiamo per fare il primo traverso innevato. La neve è buona ma ci vuole il massimo dell'attenzione su dove mettere i piedi:da li se si scivola finiamo direttamente in fondo alla val d'adige e non è il caso. Dopo il traverso ricevo la chiamata di Mirella che mi avverte che anche Brigo ci sta raggiungendo. Emi invece guarda un po' la situazione e decide di tornare indietro. Ricompattato il gruppo partiamo verso la prima cima del cornetto inventandoci l'itinerario perchè i segni del sentiero sono ricoperti dalla neve. Saliamo a zig zag su di un versante molto ripido cercando di piantare bene le punte dei ramponi fino a raggiungere la prima vetta.
Non sappiamo se riusciremo a fare tutte e tre le cime, dipenderà da quello che ci troveremo davanti, ma scatta una sorta di tacito accordo tra di noi per cui senza nemmeno chiedercelo proseguiamo scendendo dal cornetto per incamminarci verso il crinale che ci porterà sul Dos D'Abramo.
Niente di particolarmente difficile ma come sempre il massimo della concentrazione per non sbagliare a mettere i piedi. Dopo il crinale attraversiamo un tratto dove il verde dei mughi che sbuca  fa contrasto con il bianco della neve per poi salire su di un percorso attrezzato dove Pelle deve scavare un po tra la neve per trovare il cavo d'acciaio. Da li si intravede già la seconda croce alla quale arriviamo per primi io e Pelle. Arrivata sotto la croce mi accorgo che c'è una corda che penzola e in cima all'estremità della corda una campanella. Dopo tante vette la mia prima campanella!!!!!!!Il pensiero va a quella che c'è in cima al campanile di val montanaia che tanti anni fa mi ero ripromessa che un giorno l'avrei suonata.
 Suno la campana felicissima e stra emozionata per essere li mentre uno ad uno arrivano anche tutti gli altri. Poi trovo il libro di vetta dedico e firmo per tutti.
Il tempo di scattare qualche foto e ripartiamo per cercare di chiudere il giro prima che la sera ci sorprenda anche se oltre alle frontali c'è una splendida luna che già veglia su di noi.

Scesi dal col D'Abramo ci avviamo verso l'ultima cima. questa volta ci aspetta un tratto davvero impegnativo. Dobbiamo riscendere un po' per arrivare su di un altro crinale, ma per farlo dobbiamo calarci in un canale facendo una ferrata ghiacciata a scendere. Meglio imbragarsi.....abbiamo solo due imbraghi e siamo in cinque. E' ora di tirare fuori moschettoni e cordini e vedere un po' come fare. Pelle da bravo istruttore cai sfoggia il suo sapere e con qualche nodo riesce a fare una sorta di imbrago anche per Brigo.
Sfruttiamo tutto quello che abbiamo, ma lui e Gianlu rimangono senza niente. Male che vada scatta la calata in doppia... Partiamo io ed Anny. Respiri profondi e nervi saldi imrago o no c'è solo una regala in ferrata: NON CADERE! E non cadiamo!!!!!
Arrivati tutti giù sciogliamo la tensione con abbracci e pacche sulla spalla. Siamo davvero stati tutti bravi e non era scontato non farsi prendere dal panico visto che qualcuno di noi non aveva nemmeno mai fatto una ferrata!!!(vero gianlu???!!!!) Anche questa è fatta la terza cima ci aspetta!
L'ultimo tratto di crinale è davvero spettacolare. L'azzuro del cielo, il bianco della neve il rosso della terra e il verde dei mughi sono i colori che lo caratterizzano. In poco tempo riusciamo ad "attaccare" anche l'ultima cima! Siamo felicissimi, e cosa strana come nelle due cime precedenti anche stavolta il vento si calma e riusciamo a goderci il panorama scattare qualche foto e godere anche un po' dell'ultimo sole. Sono seduta sull'erba e proprio mentre dico "strano che non ci abbia ancora chiamato nessuno" il telefono squilla!!!!!!E' la Mirella: "ma siete voi quei cinque puntini sulla vetta????"
Incredibile!!!!!Ci alziamo tutti in piedi e salutiamo alzando le braccia!!!!CI SIAMOOOOOOOO!!!!!!!! Eccome se ci siamo!!!!!!!
Per non tardare troppo riprendiamo la discesa per tornare alla base. Scendiamo dalla cima e ci incamminiamo entrando di nuovo dentro il bosco. Una lunga passeggiata nel calare del sole ci riporta verso le piste di fondo.
La luce del sole lascia spazio al chiarore della luna. La splendida giornata alpinistica sta volgendo al termine. Ci ricongiungiamo con il resto del gruppo di cui parte è già in partenza per finire attarno ad un tavolo a raccontarcela!


 

mercoledì 4 gennaio 2012

Monte viglio picozza ramponi e scuola di Arva


Arriviamo a Campo Staffi con la speranza di trovare un po' di neve perrimettere gli sci ai piedi, ma l'erbetta che sbuca tra il bianco ci fa subito capire che è il caso di trovare l'alternativa. Decidiamo così di mettere nello zaino picozza e ramponi e partire verso la vetta di monte Viglio seguendo l'itinerario di uno splendido giro ad anello. Tra i Simbruini e gli Erici ci sono i Cantari, e monte Viglio non si sa bene a quale catena faccia parte....comunque si trova li in mezzo ed è la vetta più alta della zona. Anche oggi la giornata è splendida e partiamo a camminare in una comoda carraia innevata in mezzo al bosco con il sole che fa capolino in mezzo agli alberi. Ad un cero punto arriviamo ad un bivio dove entrambe le direzione ci indicano il monte dove vogliamo arrivare con gli stessi tempi di percorrenza. Scegliamo di mantenerci sulla destra ossia sul lato in ombra preferendo lasciarci il lato esposto al sole per il ritorno. Impariamo poi che se avessimo scelto l'altra via sarebbe stata un po' duretta! Continuando a salire sul sentiero iniziamo ad uscire dal bosco. Gli alberi si fanno sempre più radi fino a che il panorama non si apre completamente davanti a noi!Un altro bellissimo regalo del appennino! Continuiamo a salire arrivando fin su una cresta. e dopo un po' che andiamo avanti decidiamo di metterci i ramponoi per essere più sicuri.

Arriviamo fino a cima Cantori e da li iniziamo a fare due calcoli con i tempi di rientro. Come sempre abbiamo anche le frontali con noi, ma preferiamo tornare con calma. Il nostro gps ci segnalerebbe un sentiero da prendere per scendere dal crinale, ma dalla parte che dobbiamo andare è tutto ricoperto da neve e ghiaccio e il sentiero non si vede. Comunque non possiamo sbagliare, la direzione è quella: giù con i ramponi sul versante completamente all'ombra....giù su una lastra completamente ghiacciata!

Riscendiamo fino a tornare nel bosco fra gli alberi eriprendiamo a camminare su di una neve soffice. Decidiamo disfruttare un angolo di sole per mettere qualcosa sotto ai denti e per fare un po' di scuola d'arva che io devo imparare ad usare. Ma il sole dura poco e per fortuna non ci metto tanto a ritrovare l'arva!Se non ci si muove tanto all'obra è veramente freddo, quindi riprendiamo la nostra discesa fino ad arrivare al bivio che avevamo incontrato all'inizio prima della salita e riprendendo la carraia in poco tempo arriviamo alla macchina. Altra fantastica giornata che dai monti si conclude con una visita al paesello di filettino che sembra un presepe e con un buon bicchiere di vino davanti ad un falò! Qui le foto

traccia

la mia prima scialpinistica


L'ultima e unica volta che avevo messo gli sci ai piedi risale a quando andaia fare la settimana bianca all'agraria....all'epoca avevo 17 anni, per cui è passato un po' di tempo!Da tre anni mi era tornata la voglia di riprovare, ma vuoi per un motivo, o per un'altro non ero mai riuscita a rimettermi gli sci ai piedi. Quest'anno che oltre che adessere più convinta che mai avrei anche l'opportunità di avere un buon maestro (e soprattutto paziente....)Non c'è neve!!!! Nonostante tutto stavolta ha vinto la mia testardaggine. 26 dicembre sono in Ciociaria con Anny le montagne sono li fuori che ci aspettano siamo tra gli ernici e i simbuini, vette che arrivano a sfiorare i 2000. Solo le cime sono innevate. Gli sci sono in macchina e io non vedo l'ora di provarli. Decidiamo di andare a Campocatino vicino a Filettino dove ci sono gli impianti da sci. E' una splendida giornata di sole e l'aria ghiacciata sembra quasi rarefatta. Arrivati agli impianti veniamo sorpresi da un fortissimo vento (sembrava quasi che soffiasse solo li..) che trasporta la neve e che fa percepire la temperatura ancora più bassa di quello che è. Parcheggiamo, ma mentre anny è poco convinto di scendere dalla macchina viste le condizioni meteo io non prendo neanche lontanamente in considerazione il fatto di venire via da li! E per fortuna!!!Riusciamo a trovare un paio di canaloni con un po' di neve dove il vento è un po' più tranquillo e dove posso iniziare ad imparare un po' le tecniche di avanzamento e di salita. A parte il vento c'è un sole bellissimo e attorno a noi il panorama è stupendo e si vedono solo cime innevate.Ancora una volta la bellezza dell'appennino mi incanta! Riesco a provare anche qualche piccola discesa non troppo pendente. Con il mio eccesso di zelo riesco a fare non so come,  delle curve strettissime meravigliando anche Anny...Tra salite discese e cadute il tempo vola e ci accorgiamo che il sole sta quasi  per calare..
La splendida giornata sciistica si conclude davanti ad una bella birra al rifugio!
Ormai è fatta!!!!!Lo sci mi ha conquistata!E io non vedo l'ora di riprovare a mettermi gli sci ai piedi!!!!
 qui foto