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"vivi una vita in cui ti riconosci"Tiziano Terzani

lunedì 6 maggio 2013

Granparadiso skialp


Pensavo che fosse passsato più tempo dall'ultimo post che ho scritto, invece sono solo successe tantissime cose da allora! Bisognerebbe avere delle giornate di 36 ore per riuscire a fare tutto, e anche per riuscire ogni tanto a fermarsi e pensare, perchè vale la pena di fissare certi momenti, immagini ed emozioni che si vivono.
Gli ultimi dieci giorni in particolare sono stati talmente "densi" di vita che mi ci vorrebbe almeno una settimana per descriverli e racconrali.
Metto a fuoco quest'ulmimo we...
Sono diversi anni ormai che frequento la montagna e amo viverla a 360°. Credo ad ogni stagione la si possa godere in maniera diversa ed è quello che nel mio piccolo ho sempre fatto. Un mio grande rimorso che avevo per riuscirla a vivere appieno anche nella stagione invernale era quella di non saper sciare.
Quest'anno in cui la neve è abbondata è stato sicuramente l'anno buono per impare.
La mia unica esperienza di sci ai piedi risaliva a quando avevo 17 anni quando andai con la classe delle superiori a fare la settimana bianca...tre giorni di "sculate" in terra e un po' di spazzaneve, poi mai più toccati gli sci fino a un anno fa, quando in una notte di luna piena Marco mi porta con sci e pelli a fare una bella pellatina sul cimone. Decisa più che mai ad imparare a sciare quella notte soli, sulle piste chiuse del cimone, sotto una splendente luna piena ha inizio la mia avventura con gli sci!
Non sarà l'anno migliore per imparare a sciare in quanto di neve ne venne tanta, ma tardi e si sciolse presto. Ma da quella notte in poi imparare a sciare è stato il mio chiodo fisso, e anche grazie all'aiuto e alla complicità di Marco sono riuscita a realizzare almeno un po' un mio sogno!
E' questo il motivo per cui questo mio primo 4000 ha un sapore così specile! Oggi pensavo a quello che ho fatto ieri, e a tutte le volte che questo stesso anno ho imprecato, sono caduta, mi sono bloccata davanti ad una discesa, piantata fino alle ginocchia per non volere più andare aventi con gli sci, e alle soddisfazioni che ho provato comunque ogni volta a riuscire in qualche modo a scendere...e all'enorme pazienza di Marco che non ha mai smesso di spronarmi, con le buone e con le "cattive"e ad avere sempre fiducia in me, anche quando nemmeno io ce l'avevo...
La soddisfazione è stata tanta, e la montagna insegna sempre. Non sapevo che effetto mi avrebbe fatto un 4000. Sapevo che volevo farlo e l'ho fatto! La montagna però insegna. Sempre. Oggi mi sono resa conto che fin dall'inizio ero troppo mentalizzata sul realizzare la vetta. Mi sono assaporata passo dopo passo tutta la fatica dell'ascesa, ho ascoltato il mio respiro, il mio corpo, mi sono sentita parte infinitamente piccola di quella natura immensa in cui ero. Mi sono emozionata fino alle lacrime quando ho raggiunto la cima, quando dall'alto vedevo tutte le altre cime di altre montagne alte sotto di me, quando ho superato lo strapiombo sotto ai miei piedi.
Mi è dispiaciuto cedere in parte durante la discesa. Non avevo "calcolato" che ci sarebbero potuti essere altri momenti duri dopo la vetta, e con il senno di poi mi è dispiaciuto brontolare anzichè stare a godere comunque di quello che stavo vivendo e di ciò che avevo intorno....
E' comunque andata, una grande avventura è sempre è comunque anche un gran viaggio introspettivo dentro se stessi. La montagna ti mette a nudo, difronte alle tue debolezze. e insegna.... Questo è stato il mio primo 4000....le foto raccontano il resto..... 

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