Ci mettiamo un po' più di mezz'ora per arrivare alla fine della ferrata che però non corrisponde alla vetta. Da li continuiamo sul sentiero 108. che inizia con dei comodi saliscendi con dislivelli impercettibili, finchè dopo poco letteralmente si impenna per farci arrivare a cima tibet.
Siamo in cresta c'è neve ghiacciata e lo spettacolo davanti ai nostri occhi è a dir poco mozzafiato. In qualunque ndirezione lo sguardo si perda incontra solo cime. Quelle dell'adamello sono completamente bianche, poi si vedono quella del brenta e la presanella. Continuiamo a camminare in cresta, l'intenzione sarebbe quella di raggiungere la vetta del carrega. Raggiungiamo un altra cima, la vetta della madonnina, e iniziamo a capire che senza ramponi si fa pericoloso andare avanti per la neve ghiacciata. Siamo sul crinale e non è il caso andare a correre del pericolo. La montagna va sempre rispettata. I nostri occhi e il nostro cuore hanno fatto comunque già il pieno di paesaggi fantastici, quindi ci accontentiamo e prendiamo un sentiero per ridiscendere.
La splendida giornata si conclude al rifugio revolto con un ottima cena e chiacchiere davanti al camino. Ci siamo solo noi e i gestori e ci lasciamo coccolare!
Carrega mtb...the day after
Il rifugio dista solo dieci minuti dal punto di ritrovo dove ci siamo dati l'appuntamento....gli altri vengono dalla bassa con due ore di macchina....ma noi riusciamo ad arrivare incredibilmente in ritardo lo stesso!!!Nel parcheggio di Giazza ci aspettano Mazzi la Mirella Gianlu(71) Emi e Gianluca (Casarini) hanno già scaricato tutte le bici da furgone. Dopo i meritati "rimproveri" per il ritardo e una breve consulta decidiamo di ricaricare tutto sul furgone per toglierci almeno una parte di salita di asfalto e di partire poco sotto il rifugio rivolto. La giornata è splendida il cielo azzurissimo e non ostante sia autunno inoltrato e oltre quota 1500 la temperatura è mite.
Ci mettiamo in sella alle nostre bici e iniziamo a pedalare sulla strada militare che io ed Anny avevamo già fatto a piedi la sera prima. Il panorama è semplicemente meraviglioso passiamo oltre al rifugio Pertica dove il giorno prima ci eravamo fermati a farci un vinbrulè e raggiungiamo quota 1900. Attorno a noi solo montagne e cime innevate. Continuiamo a salire facendo anche un tratto sulla neve ghiacciata. Poi arriva la prima discesa. All'inizio difficilotta. Poi sempre più difficile!!!!!Mentre gli uomini ci "scivolano" via io e la Mirella scendiamo dalla bici e la prendiamo in chiacchiera fino a giù!!!Bhe la mtb è poi anche questo, non importa essere sempre dei fenomeni no?!
Dopo la lunga discesa "mortale" ricominciamo a salire in mezzo al bosco. Incontriamo anche un gruppo di simpatici bikers vicentini con i quali scattiamo una foto e ci invitano ad andarli a trovare nel loro forum (aplo mtb) Scattiamo una foto di gruppo e ripartiamo. Poco dopo facciamo un altra breve pausa in una malga (chiusa) per sgranocchiare qualcosa prima della discesa. Poi tutti felici e contenti (tranne Mazzi che non ha avuto le noccioline dalla Mirella....) ci rimettiamo in sella per la bellissima discesa verso Giazza!
Un'altra bellissima giornata è andata e come sempre gran gruppo!!!!
Le foto che ha fatto Anny son qui!!!foto
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