E’ la prima volta che facciamo un viaggio in furgone così
lungo! Quest’anno siamo lanciati con i viaggi!!
A fine luglio sono stata a trovare mia mamma che tra
distanza e impegni reciproci ci vediamo sempre poco. Avendo trovato un’offerta
aveva già pronto in casa il mio regalo di compleanno (che è a metà settembre):
un bellissimo libro fotografico della national geografic sui parchi più belli
del mondo. Sfogliandolo insieme io e Anny ci siamo soffermati sulle pagine che
riguardavano la Scozia. Da lì, pochi giorni prima di partire è nata l’idea di
questo viaggio. Dopo aver fatto un po’ di ipotesi e valutazioni su come fare il
viaggio alla fine ha vinto l’idea di furgone+bici+scarpe da treck.
Ormai siamo
troppo abituati a viaggiare così, la libertà che ti dà il furgone (per scelta)
di poter andare ovunque fermarsi dove si vuole e avere riparo quando serve è
impareggiabile. Il nostro concetto di viaggio con il furgone non è assolutamente
quello di vedere i paesaggi da un finestrino, ma di avere un mezzo sempre
pronto per trasferirsi. Per questo con noi abbiamo sempre bici e scarpe da
trekking. La nostra piccola “casina” non è altro che una base da cui partire.
E Dove sia la base ci piace deciderlo noi. Ovviamente è ance un modo per viaggiare low cost (come ho sempre fatto in vita mia, in modi diversi) e anche se non si hanno tutte le comodità, è una scelta. Così, tanto per sfatare ancora una volta il mito che per viaggiare bisogna spendere un sacco di soldi. No, per viaggiare no, magari li spendi per la bici, per l’attrezzatura sportiva, per il materiale tecnico, per quello purtroppo si. Ma sono cose che compri e accumuli negli anni. Quando si viaggia in questo modo, ci sono giorni in cui non mettiamo nemmeno mano al portafoglio. Così, anche in questo viaggio, prima di partire abbiamo fatto le super scorte di pasta riso, minestre, olive, frutta secca, kreker e scatolame vario, caffè che anche se per un paio di settimane, non mangiamo esattamente come a casa, non moriamo. Poi siamo partiti! La prima tappa a cui ho pensato è stata Livigno. Non un posto a caso, ma un posto dove il gasolio costa 0,80 centesimi al litro! Infatti li abbiamo fatto il pieno e ne abbiamo approfittato anche per un bel girello in mtb. La notte abbiamo campeggiato nel parcheggione davanti al mottolino dove il campeggio è vietato, ma dove tutto il mondo campeggia. Tanto per iniziare bene la nostra vacanza, a fine giro, dopo la doccia, mi accorgo che nel pavimento del furgone sotto al frigo/lavandino c’è acqua…molta acqua!!!!Ci accorgiamo che c’è una perdita nel sistema idraulico. Anny nel tentativo di aggiustarla peggiora le cose rompendo un pezzo che consente di far funzionare il lavandino. Ok, pazienza, faremo alla vecchia con le bottiglie!!Cose che capitano, ci penseremo al ritorno. Il resto del viaggio l’avevamo programmato sia nell’ottica del risparmio che quello di cercare di ridurre lo spostamento con il furgone. Per cui abbiamo optato per il traghetto da Amsterdam a Newcastle, più costoso si, dell’eurotunnel, ma e si calcola che questo ci ha permesso di attraversare Austria e Germania dove al contrario della Francia le autostrade sono gratuite (e da quello che so in Francia costano pure parecchio), di passare per la svizzera evitando l’autostrada e che il costo della benzina in quei paesi è più basso, il risparmio credo che ci sia stato. Inoltre fino ad Amsterdam non abbiamo mai pernottato in campeggi, né mangiato fuori, per cui benzina a parte, costo da Livigno ad Amsterdam 15 euro dell’entrata in Svizzera e stop. (per arrivare a Livigno avevamo speso 9 euro di autostrada). Nel nostro lungo trasferimento siamo passati per il lago di Costanza facendo tappa nel paesino di Lindau, nell’abbazia di Ulm, e a Dusseldorf.
E Dove sia la base ci piace deciderlo noi. Ovviamente è ance un modo per viaggiare low cost (come ho sempre fatto in vita mia, in modi diversi) e anche se non si hanno tutte le comodità, è una scelta. Così, tanto per sfatare ancora una volta il mito che per viaggiare bisogna spendere un sacco di soldi. No, per viaggiare no, magari li spendi per la bici, per l’attrezzatura sportiva, per il materiale tecnico, per quello purtroppo si. Ma sono cose che compri e accumuli negli anni. Quando si viaggia in questo modo, ci sono giorni in cui non mettiamo nemmeno mano al portafoglio. Così, anche in questo viaggio, prima di partire abbiamo fatto le super scorte di pasta riso, minestre, olive, frutta secca, kreker e scatolame vario, caffè che anche se per un paio di settimane, non mangiamo esattamente come a casa, non moriamo. Poi siamo partiti! La prima tappa a cui ho pensato è stata Livigno. Non un posto a caso, ma un posto dove il gasolio costa 0,80 centesimi al litro! Infatti li abbiamo fatto il pieno e ne abbiamo approfittato anche per un bel girello in mtb. La notte abbiamo campeggiato nel parcheggione davanti al mottolino dove il campeggio è vietato, ma dove tutto il mondo campeggia. Tanto per iniziare bene la nostra vacanza, a fine giro, dopo la doccia, mi accorgo che nel pavimento del furgone sotto al frigo/lavandino c’è acqua…molta acqua!!!!Ci accorgiamo che c’è una perdita nel sistema idraulico. Anny nel tentativo di aggiustarla peggiora le cose rompendo un pezzo che consente di far funzionare il lavandino. Ok, pazienza, faremo alla vecchia con le bottiglie!!Cose che capitano, ci penseremo al ritorno. Il resto del viaggio l’avevamo programmato sia nell’ottica del risparmio che quello di cercare di ridurre lo spostamento con il furgone. Per cui abbiamo optato per il traghetto da Amsterdam a Newcastle, più costoso si, dell’eurotunnel, ma e si calcola che questo ci ha permesso di attraversare Austria e Germania dove al contrario della Francia le autostrade sono gratuite (e da quello che so in Francia costano pure parecchio), di passare per la svizzera evitando l’autostrada e che il costo della benzina in quei paesi è più basso, il risparmio credo che ci sia stato. Inoltre fino ad Amsterdam non abbiamo mai pernottato in campeggi, né mangiato fuori, per cui benzina a parte, costo da Livigno ad Amsterdam 15 euro dell’entrata in Svizzera e stop. (per arrivare a Livigno avevamo speso 9 euro di autostrada). Nel nostro lungo trasferimento siamo passati per il lago di Costanza facendo tappa nel paesino di Lindau, nell’abbazia di Ulm, e a Dusseldorf.
Del nostro veloce passaggio in Germania, ci ha colpito, l’ordine, la pulizia, il vedere e che tutte le cose sembra che funzionino perfettamente e in maniera logica e dal verde!! A Dusseldorf, cittadina molto verde e carina, ci ha colpito il fatto di vedere tutti, ma tutti, con almeno una, ma spesso anche due birre in mano!!!!In certi vicoli, l’odore della birra, era addirittura nell’aria!!!Entrati in Olanda, la prima cosa che ho pensato, è che non pensavo fosse possibile una temperatura di 20 gradi in pieno agosto in così tanta pianura!!Altra tappa obbligata Amsterdam. Per me Amsterdam vent’anni dopo!!!A dire la verità non è che mi ricordassi un gran ché, ma non mi è parsa cambiata più di tanto…Sicuramente l’ho vista con un'altra ottica e sicuro stavolta ho apprezzato molto di più le campagne intorno alla città che la città stessa. Sicuramente c’è anche da dire, che come turisti da città siamo davvero scarsini…non amiamo la confusine e i posti affollati e il nostro livello di tolleranza nei posti così è davvero basso!!!Ci troviamo molto più a nostro agio nei piccoli paesini, infatti la cosa che abbiamo apprezzato di più è stato il giro in bici da Amsterdam a Marken, piccolo paesino di mare a Nord di Amsterdam che ci siamo goduti nella luce splendida del calar del sole.
Un ultimo giro, per fare arrivare l’ora dell’imbarco al carinissimo (ma troppo pieno di turisti per noi) paesino dei mulini Zaandam a venti minuti da Amsterdam, una passeggiata, la visita di uno dei mulini, qualche scatto…e finalmente ci si imbarca!!!
Non Avevamo mai preso una cabina in un traghetto fino ad
ora, ma stavolta non avevamo scelta: without cabin is not allowed!!!Insomma ci
troviamo a fare l’attraversata in una nave super lusso (per i nostri canoni
almeno) con negozi, locali e ristoranti e la nostra cabina, che mi aspettavo
fosse un loculo, grande abbastanza da poterci fare yoga (finalmenteeee!!!!!!) e
con un bagno che ci ha permesso una super doccia bollente e rilassante!!!
E dopo 15 ore finalmente oltre manica, la scozia è lì a due
passi, la seconda parte del viaggio sta per iniziare!!!!!
Ci fermiamo subito in un grosso centro commerciale appena
fuori dal porto per fare un bancomat visto che qu gli euro li vogliono.
Approfittiamo per prendere un caffè e io anche una mattonella di fetta di torta
al cioccolato e mu…sta roba pesissima e buonissima ha un nome che non ricordo,
e io ne ero drogata nel periodo in cui ho abitato a Londra!!!!
In un attimo gli
odori e i sapori, la parlata, mi riportano indietro di vent’anni…c’è anche un negozio
del body shop, una delle prime catene di prodotti per la bellezza vegan al
mondo…ci compravo sempre un sacco di cose!!
Borders e Peebles
7stanes
Prima tappa Kelso. L’idea è quella di partire da lì per fare il giro delle abbazie nei Borders. Il paesino non mi entusiasma e sinceramente poco anche l’idea di farmi un giro di 80 km su strada con la bici da enduro. Per fortuna non troviamo da pernottare, e ci spariamo dritti a Peebles dove c’è uno della bike park dei 7stanes.
Anche lì fatichiamo un po’ a trovare un posticino dove
metterci con il nostro furgone, ma alla fine riusciamo a fermarci. Qui il
concetto di bike park è molto diverso da quello a cui siamo abituati a pensare
noi. Niente mezzi meccanizzati per le risalite, ci sono diversi (moltissimi) percorsi
che hanno livelli differenti di difficoltà: da quelli per le famigliole a
quelli più tecnici. Uno va, sceglie il proprio percorso e inizia a
pedalare!!!!Noi abbiamo scelto la linea nera, quello più lungo e tecnico.
Bellissimo tutti single track sia in salita che in discesa, divertente, tecnico
e con paesaggi che ogni tanto ci ricordavano anche un po’ la toscana, mentre in
altri punti, circondati dai pini, ci sembrava quasi un paesaggio alpino. Con la
differenza che la quota massima raggiunta in giornata è stata poco più di 600
metri!Prima tappa Kelso. L’idea è quella di partire da lì per fare il giro delle abbazie nei Borders. Il paesino non mi entusiasma e sinceramente poco anche l’idea di farmi un giro di 80 km su strada con la bici da enduro. Per fortuna non troviamo da pernottare, e ci spariamo dritti a Peebles dove c’è uno della bike park dei 7stanes.
Un giro così, divertente e da mezza giornata era quello di cui avevamo bisogno per rilassarci un po’! Dopo il giro ci siamo concessi una mezza giornata in campeggio. Qui oltre alle casette in legno, hanno una stanza riscaldata apposta per stendere e fare asciugare la roba…si vede proprio che sono abituati alla pioggia!!
Edimbra
Non poteva mancare una visita a Edimburgo…. Per me Edimburgo
8 anni dopo! C’ero stata nel mese di ottobre, trovando da dormire tramite “hot
shower”. Mi aveva ospitato una studentessa polacca carinissima, che mi aveva
scorrazzato in giro per Edimbra, per un paio di giorni. Mi è sempre rimasto il
ricordo di una delle città più belle che ho visto. Oggi non è stata la stessa
cosa. A causa del festival della musica abbiamo trovato un bordello atomico e i
prezzi per visitare qualunque cosa inavvicinabili!! Ciao
Edimburgo!!!!Preferisco ricordarmela come l’avevo vista 8 anni fa!!!!Oggi il
punto da cui ce la siamo goduti di più è stata da quella che chiamano “la
poltrona di artur” una collinetta da cui si può ammirare tutta la città
dall’alto!!!!!
E poi via finalmente verso le highlands!!!!
E poi via finalmente verso le highlands!!!!
Highlands
settentrionali Glencoe e Fortwilliam (bike park)
Lasciamo Edimburgo con la voglia di muoverci e di tornare in
mezzo alla nostra amata natura e arriviamo in serata nei pressi di Glencoe.
Qualche scorcio di sole ci permette di fare un paio di scatti prima di
rinchiuderci in furgone, mentre fuori inizia a piovere insistentemente andando
avanti per tutta la notte. Al mattino appena esco da furgone per fare pipì,
vengo letteralmente assalita da una nuvola di piccolissimi moscerini…fucking
midges!!!!!L’avevo letto e me lo avevano detto, ma finora c’era andata
bene…Benvenuti nelle higlhland: pioggia e moscerini!!!!Ma per fortuna non sono
le uniche peculiarità di questi posti.
Decidiamo di trovare un campeggio prima di partire per un
giro in bici. Con il meteo che c’è qua, è dura lavarsi fuori con la nostra
tenda fai da te, quindi preferiamo assicurarci di avere un posto dove tornare
quando saremo fradici tra fango e sudore. Troviamo facilmente un campeggio per
la notte e poi ci spostiamo nel caratteristico paesino di Kinlochleven da dove
partiamo. Anny ha trovato due tracce di due giri ad anello che ritornano
entrambe al paese. Il primo anello è abbastanza corto, saliamo per una
forestale per poi buttarci giù in un single track al limite del fattibile. Ma
il primo anellino è stato solo un assaggio di quello che ci aspetta. Prima di
rimetterci in sella per il secondo anello più lungo, ci fermiamo nell’unico pub
del paese a farci una pinta. Non so quale birra scegliere e la tipa simpatica
del pub me ne fa assaggiare un paio inglesi…per poi alla fine scegliere una
foster!!!!Ci mettiamo a ridere e le prometto che mi impegnerò di più durante
questa vacanza!
Nella seconda parte del giro iniziamo ad addentrarci sempre
di più salendo nella vallata. All’inizio incontriamo molti camminatori, poi più
nulla. Il paesaggio si fa sempre più aspro e selvaggio, il cielo e le nuvole
sembrano mescolarsi e inghiottire il verde che ci circonda, cielo e terra sono
un tutt’uno.Intorno a noi solo il rumore del vento e dell’acqua che scorre.
Ad un tratto nel nulla un cartello ci segnala un cimitero al lato della forestale e tra il verde dell’erba vediamo spuntare le lapidi in pietra. Leggiamo che sono delle persone che hanno perso la vita nel costruire la grande diga alla quale stiamo per arrivare. Lo spot è davvero molto suggestivo…ci fermiamo per qualche scatto poi ripartiamo e in poco tempo raggiungiamo la diga. Dall’altra parte un grandissimo specchio d’acqua, affianco alla diga una casa, l’unica nel raggio di km.
Anche qui ci fermiamo per mangiare e per qualche scatto prima di ripartire. La traccia direbbe di passare sopra la diga dove c’è un bel cancello chiuso e un cartello di divieto. Quando stiamo per passare escono dalla casa un’anziana coppia. Temiamo che siano dei guardiani. Mentre la signora rientra in casa il signore ci viene incontro chiedendoci se va tutto bene. Gli chiediamo se possiamo attraversare la diga e lui si mette subito a disposizione per farci vedere come fregarsene dei cartelli e scavalcare il recinto! “Come Come!!!!I’ll show you!!!!” Ed è ben felice di darci una mano a passarci anche le biciclette. Lo ringraniamo con una forte stretta di mano e facciamo per partire. Ma lui ci ripensa e ci corre dietro per chiederci di dove siamo. Alla fine rimaniamo una mezz’ora a parlare con lui, che scopriamo che non è il guardiano della diga, ma quella è la casa dove lui e sua moglie vengono a trascorrere i fine settimana. Ci racconta che anche lui da giovane è stato all’estero, ma che preferisce la scozia. Mentre noi nel star fermi a chiacchierare stiamo gelando, lui alza lo sguardo al cielo e ci dice che “oggi è una bella giornata” Salutiamo di nuovo il simpatico vecchietto che aveva vogli di chiacchierare e passati dall’altra parte veniamo inghiottiti da un lunghissimo e straimpegnativo sigle track in mezzo alle felci che a volte sono così alte che ci ricoprono completamente. Intorno a noi solo verde acqua e cascate. Intanto il meteo continua a cambiare; un attimo fa caldo, un attimo dopo piove, poi sole, poi vento, poi pioggia di novo poi sole, caldo, freddo e intanto si va! Il bagnato tiene come se fosse asciutto e il fango sembra finto…non si attacca!!!! Dopo una lunga cavalcata ritorniamo al paese e sia noi che le bici siamo puliti come alla partenza!!!Incredibile! Prima di tornare al camping e decidere cosa fare il giorno dopo decidiamo di meritarci un'altra birra!!!!
Fortwilliam
Mentre siamo fermi ad aspettare che spiova facciamo due chiacchiere con auna ragazza che ci chiede di dove siamo, e chiacchierando del più e del meno, quando le diciamo che in Italia non piove da mesi, lei sgrana gli occhi e ci dice “haaa senza pioggia per mesi…un sogno!!!!!” Heeee… in effetti ci vorrebbe una buana via di mezzo!!!!Ma d’altra parte la scozia non sarebbe tale senza tutta questa pioggia!!!Facciamo giusto in tempo a finire il giro (oggi puro cazzeggio) e ad apparecchiaci in furgone per mangiare che inizia a piovere seriamente. Notiamo che la gente del posto continua a stare fuori e a girare come se niente fosse. Ormai anche noi a dire il vero ci stiamo adattando, ma ci pestiamo solo un po’ più di attenzione giusto per evitare di far crescere muschio e licheni in furgone!!!Grazie alle docce e ai box per lavare le bici ripartiamo docciati, lavati e mangiati in marcia verso Nord….Direzione Isola di Sky!!!
Isola di Sky
Ci sono molti turisti, ma nessuno fa il giro completo, tutti si fermano nella prima parte che si vede dalla strada. Quando passiamo al di là delle guglie sembra di entrare in un'altra dimensione. Non c’è più nessuno. Riparati dal vento, ci siamo solo noi e le pecore. Girone fantastico tra la terra e il mare che ci fa sembrare di essere in un'altra dimensione!
Il meteo ci sta mettendo a dura prova, pare che simo in
piena perturbazione atlantica e che non migliori nei prossimi giorni. Siamo
indecisi se andare sull’isola di mul e cosa, ma il meteo continua a mettere
male. Niente, in un colpo di sklero anziché fermarci a ragionare partiamo per
l’unica zona della scozia in cui pare che non piova… peccato che per arrivarci
facciamo una deviazione di quasi 200 km e di sera!!! Arriviamo ad Avimore a sud
di Inverness che ormai è notte. Arrivando dai luoghi sperduti della costa ci
sembra di essere in una metroli…. Vabhè, siamo i soliti furenti, abbiamo fatto
la cazzata, ormai è tardi, dormiamo che domani ci pensiamo!
E invece niente, pare che in Scozia non esista un posto che
non sia bello e nel trovare le tracce dei giri Anny è sempre una garanzia!
Facciamo un girone spettacolare, attraversando ancora una volta posti selvaggi
dove la natura la fa da padrona e finalmente baciati dal sole!
Questa deviazione serve decisamente a farci ricaricare le energie. Tra l’altro riusciamo anche a fare un paio di discese belle divertenti che ci caricano a manetta!!!! A fine giro pasta, birra, doccia, in ordine sparso e chiusa la parentesi.
Questa deviazione serve decisamente a farci ricaricare le energie. Tra l’altro riusciamo anche a fare un paio di discese belle divertenti che ci caricano a manetta!!!! A fine giro pasta, birra, doccia, in ordine sparso e chiusa la parentesi.
Ullapull
Chiudiamo la parentesi e torniamo nel freddo e nella pioggia
a Ullapull dove troviamo la banda di cornamusa che suonano il sole, i
moscerini, e un tramonto spettacolare!
Con calma risaliamo tutta la costa ovest, il meteo sembra
iniziare a regalarci qualche scorcio di sole in più. Ci fermiamo a Shegra, un villaggio di alcune case vicino al
mare. Dormiamo in una specie di campeggio incustodito sul mare. La sera dagli
arrampicandoci sugli scogli ci becchiamo un tramonto spettacolare con birra e
pistacchi. Anny, in preda alla smania di fare foto, mi fa prendere un infarto
cadendo dagli scogli con la birra in mano. Per salvare la birra per poco non si
spacca una gamba…ma va bhe….
Tornando alla macchina ci perdiamo a guardare un gruppetto
di pecore che giocano fra di loro, rincorrendosi, e dandosi delle zampatine. Sono
dolcissime. Io davvero non ce la potrei mai fare a tornare a mangiare animali,
riconoscendo che non c’è differenza tra i miei gatti che giocano e loro e per
me non esiste giustificazione che tenga. Posso scegliere, non li mangio, non mi
manca, sto benissimo e quella cazzo di b12 non è un problema!!!!!(almeno sul
mio blog posso scriverlo!!!!!)
Sandwood bay beach
Il giorno dopo ci facciamo una luuuuuuuunga camminata per
arrivare ad una delle spiagge più grandi, belle e selvagge di tutta
l’ighilterra (almeno così dice la guida…) Sandwood bay beach.
Da li riusciamo a vedere anche cape Wrat dove alla fine non andremo. Mentre passeggiamo sulla spiaggia vediamo un grosso uccello appollaiato sulla spiaggia. Avvicinandoci per fare le foto vediamo che non cappa e non cerca di volare via. Quando si alza e prova a camminare, notiamo che ha una lenza attorcigliata ad una zampina. A fatica riusciamo a prenderlo e coprendogli la testolina per calmarlo ce la facciamo anche a liberarlo dalla lenza che ci accorgiamo che ha attorcigliato non solo nella zampina, ma anche in un’ala e nel collo. Che incastrata poverino. Ancora una volta trovo occasione per riconfermare il mio odio contro ogni forma di supremazia dell’uomo nei confronti dell’animale. Non giustifico né la caccia né la pesca, e soprattutto ogni forma di non rispetto nei confronti della natura e degli animali che non hanno nessun modo per potersi difendere.
Lasciamo il nostro amico sulla spiaggia, ci sembra un po’
stordito, ma speriamo davvero con tutto il cuore di avergli ridato una
possibilità. Da li riusciamo a vedere anche cape Wrat dove alla fine non andremo. Mentre passeggiamo sulla spiaggia vediamo un grosso uccello appollaiato sulla spiaggia. Avvicinandoci per fare le foto vediamo che non cappa e non cerca di volare via. Quando si alza e prova a camminare, notiamo che ha una lenza attorcigliata ad una zampina. A fatica riusciamo a prenderlo e coprendogli la testolina per calmarlo ce la facciamo anche a liberarlo dalla lenza che ci accorgiamo che ha attorcigliato non solo nella zampina, ma anche in un’ala e nel collo. Che incastrata poverino. Ancora una volta trovo occasione per riconfermare il mio odio contro ogni forma di supremazia dell’uomo nei confronti dell’animale. Non giustifico né la caccia né la pesca, e soprattutto ogni forma di non rispetto nei confronti della natura e degli animali che non hanno nessun modo per potersi difendere.
Durness
Siamo arrivati nell’estremo Nord della Scozia!!!Da qui ci
sarebbe anche odo di arrivare a cape wrat, il punto più a Nord/ Ovest della
scozia, ma decidiamo che non ce ne frega nulla di timbrare il cartellino, non
abbiamo voglia di robe organizzate, ci va solo di procedere in tutta libertà
come abbiam fatto fino adesso, e preferiamo farci una lunga passeggiata sulla
costa fra le dune di un enorme e bellissima spiaggia……se ci fossero quei 20/25
gradi in più sarebbe un paradiso!!!Invece siamo belli imbacuccati perché fa un
gran freddo!!!!
Da Durness proseguimo il nostr viaggio sulla costa Nord,
facendo una piccola tappa a Thurso, dove troviamo solo un Tesco aperto e
approfittiamo per fare un po’ di scorta di cibo, ma visto che pare non esserci
niente di interessante in paese proseguiamo fino ad arrivare a John o’ Groats,
nell’estremo nord est della scozia. Da
qui, partono i traghetti per l’arcipelago delle orcadi, che un tempo avrei
voluto vedere, ma ora che sono qua, passo. Dopo tanta strada prima del tramonto
ci facciamo una bella passeggiata sul mare. Questo è un posto da foche me lo
sento! Continuando a tenere gli occhi puntati in acqua e sugli scogli
finalmente vediamo spuntare una testolina. Ci avviciniamo di corsa alla
spiaggia. Vediamo un’altra testolina sbucare, poi un'altra e un'altra
ancora!!!Che emozione!!!!! Rimaniamo ammaliati a guardarle, sulla spiaggia ci
siamo solo noi. Poi arriva un'altra coppia che rimane per poco e una famiglia
di Indiani che le foche non le caga di striscio. Noi continuiamo a guardarle e
a scattar foto. Da come ci guardano con le loro testoline che spuntano
dall’acqua sembra che la curiosità sia reciproca. Vedere degli animali così nel
loro ambiente naturale è un’emozione unica!!!!
Anche qui cerchiamo di immortalare l’evento scattando foto,
che purtroppo da lontano, almeno con il mio cellulare, non rendono. Rimaniamo
ancora un po’ a goderci per poi tornar in macchina al calduccio per assistere
ad uno splendido tramonto dà in cima a una scogliera sotto a un faro.
Ritorno a 7steanes
Ormai siamo agli sgoccioli, almeno per quello che riguarda
la nostra permanenza sul regno unito e la strada da fare per tornare al porto
di Newcastle è veramente tanta. Decidiamo di ridiscendere tutta la costa Est,
arrivare fino a 7steanes per fare un’ultima giornata di bici prima di passare
la notte in mare e dover riattraversare l’Europa. Appena iniziamo a scendere
sulla costa la temperatura cambia diventando più mite.
L’idea è quella di fare tappa ad Inverness dove ci sono Gio
e la Maddi che si sono fatti tutto il viaggio in bici con le borse poco davanti
da noi. Due tipi tosti, che ogni viaggio scelgono mete sempre più “scomode” per
i loro viaggi in bici. Abbiamo scoperto che stavamo facendo lo stesso viaggi
per caso tramite fb e abbiamo continuato a sentirci.
Strada facendo però passiamo per l’imponente castello di
Dunrobin. Non sarà facile tornare a passare da queste parti, per cui, anche se
ci dispiace molto non incontrare i nostri amici viaggiatori temerari, decidiamo
di fermarci. La visita ne vale sicuramente la pena. È incredibile come
vivessero nello sfarzo i nobili di quell’epoca!! Tra l’altro parte del castello
è ancora abitata dai discendenti della nobile famiglia che per mantenere il
tutto ha trasformato parte del grande castello in un museo.
Dopo la visita e uno spuntino ci rimettiamo in macchina per
fare una tirata unica fino a Peebles. Dopo tante ore di macchina arriviamo
talmente sconvolti che non ci stiamo nemmeno a pensare due volte e stavolta ci
concediamo il “lusso” del campeggio dove possiamo goderci una super doccia e
rifocillarci in tranquillità!
Stesso campeggio dove eravamo venuti all’inizio e anche
stavolta nessuno alla reception e stavolta nemmeno che risponde al telefono.
Pazienza, il posto c’è ci penseremo domani!!
Lasciamo il campeggio infilando le 20 sterline sotto alla
porta della reception come sta scritto in un piccolo post-it attaccato a una
bacheca e partiamo!
Finalmente in sella alle nostre bici con tanta voglia di pedalare
e di muoverci. Anche se alla partenza fa qualche goccia e il meteo non sembra
essere gran ché, rispetto al nord fa davvero più caldo! Partiamo con le maniche
corte…wow. Anche se il giro che facciamo non è all’altezza dei panorami a cui
siamo stati abituati ultimamente rimaniamo in sella tutto il giorno, godendoci
la giornata, che tra l’altro, ci regala addirittura qualche raggio di sole,
semplicemente seguendo le frecce del percorso, senza pensare a cosa vogliamo
fare l’indomani, andando su e giù come criceti!!
A fine giro ci stappiamo una bella birra (che come sempre
abbiamo scorta in furgone) e contenti come dei bambini ritorniamo al campeggio
dove stavolta troviamo il figlio del titolare in giacca e cravatta….son poi
strani sti inglesi!!!!
Almeno gli ultimi due giorni in terra britannica preferiamo
essere tranquilli senza troppi sbattimenti…che il viaggio verso casa è ancora
lungo!!!!
L’imbarco del ritorno
e l’abazia di Jedburg
Ci svegliamo con calma e ce la prendiamo con comodo. L’unico
appuntamento della giornata è quello di essere al porto di Newcalstel alle
cinque del pomeriggio e mangiare elle cheeps come, nella mia testa, solo qui
sanno fare. Facciamo tappa a Jedburg, dove c’è una splendida abazia del 1200 e
un fish&cheep. Lasiamo l’Inghilterra con la splendida immagine
dell’imponente abazia, e con le cheeps sullo stomaco….che ci terranno un po’
compagnia durante la lunga attraversata del mare del Nord.